Altro che Campania felix. In una settimana il FOGGIA le prende da Benevento, Giugliano ed Avellino. Gli irpini vincono 2-1 contro un FOGGIA inguardabile nel primo tempo. Capuano si presenta con il 3-4-2-1. La difesa sembra maggiormente guardinga, ma è solo una breve illusione. Patierno porta in vantaggio i lupi, riuscendo a colpire tutto solo, nonostante 3 centrali. Distrazione imperdonabile. Forse lo ritenevano in posizione irregolare, ma non si accorgevano che Salines teneva in gioco il cannoniere avellinese.

Peggiore è l’errore di Perina sulla seconda marcatura. Pallavolando, potremmo dire, respinge la sfera sulla testa di Patierno che fa 2-0. FOGGIA altamente deludente e distratto. E non reagisce. Murano è isolato e non viene servito. Deludono gli esterni Salines e Felicioli, forse non bene integrati nel nuovo ruolo 20 metri più avanti, anzi la parte sinistra della difesa è l’anello debole. Si va al riposo senza aver fatto un tiro in porta o peggio ancora senza entrare in area.

Ad inizio ripresa entrano Danzi, Orlando e Zunno in luogo di Gargiulo, Millico ed Emmausso. In pratica fuori le prime donne o presunte tali. Danzi delude molto perché rimedia il cartellino rosso, mentre come vedremo Orlando e Zunno in qualche modo spaccano la partita. Zunno segna al 90°, mentre Orlando prima e dopo la rete costringe il portiere irpino agli straordinari. Finisce 2-1 per l’Avellino con Patierno sugli scudi assieme a D’Ausilio vera spina nel fianco e soprattutto Palmiero, migliore in campo vero argine davanti alla difesa e sempre pronto ad impostare.

Insomma quello che dovrebbe fare Da Riva al rientro. Per Capuano il lavoro non manca. Troppe ammonizioni non per cattiveria, ma per netta inferiorità nell’uno contro uno. Emblematico quanto accaduto al 67°. Salines sotto di due reti impiega più di 20 secondi per battere una rimessa laterale, in quanto veramente non sa a chi darla. In trasferta è cosa buona e giusta giocare di rimessa, ma non si è vista una ripartenza degna di questo nome.

Lo stratega di Pescopagano ha provato a porre rimedio nella ripresa e per poco Orlando non lo premiava. Bisogna lavorare, perché il lavoro è l’unico rimedio. Venerdì sera arriva il Taranto. Sic stantibus rebus è scontro diretto per evitare la retrocessione diretta, ma il FOGGIA ha tutto il tempo e soprattutto le potenzialità per cavarsi fuori dai guai.

Peppino Baldassarre.

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