Foggia – Juventus 2-1. Per una volta il risultato passa in secondo piano, infatti il FOGGIA va all’intervallo lungo con una rete di vantaggio. Quel che più conta è che il FOGGIA è tornato ad essere una squadra con tutti i pregi ed i difetti di una squadra di calcio. Infatti a Francavilla Fontana si sono viste in campo undici persone vestite da calciatori, ognuna delle quali giocava per conto suo. Sono bastati i primi 4 minuti di gioco per capire che partita sarebbe stata. Juventus in maglia bianconera classica e non in pigiama come di recente capita alle squadre di A nelle coppe. Primi 2 minuti da incubo per il FOGGIA: bianconeri padroni del campo in lungo e in largo, ma al 4° segna Ogunseye e riusciamo a capire perché la Cantera della Juventus cerca di giocare nella metà campo avversaria. Semplicemente perché ha una difesa non impenetrabile. In questo contesto l’esperto Iocolano, nel ruolo di mezzala, è il migliore in campo. Al 20° arriva il meritato pareggio. Nella ripresa il FOGGIA si presenta più aggressivo in campo e segna all’8° con Ogunseye che sfruttando un erroraccio del portiere avversario la mette dentro. Col passare dei minuti il dominio juventino diventa sempre più sterile, anzi è il FOGGIA a sfiorare la terza marcatura. Finisce 2-1, ma è un risultato parziale. Intanto la bestia nera Entella prenota un posto in finale…
Peppino Baldassarre.

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