Vince il FOGGIA, ma non risolve i suoi problemi, per molti dei quali si porrà rimedio col recupero degli infortunati in alcuni ruoli chiave. Zeman è a 1000 panchine in Italia, un quarto delle quali ben 250 sulla panchina del FOGGIA solo in campionato.
Il capitano è Sciacca. Curcio viene giustamente degradato dalla società dopo la prestazione fornita in Coppa Italia. Nel primo tempo però il FOGGIA è inesistente in fase di interdizione, scoperti come non mai nelle ripartenze della Paganese che per fortuna sbaglia l’ultimo passaggio ed evita al FOGGIA di andare sotto di una rete come spesso è accaduto quest’anno.

Al 34° una cannonata di Ferrante porta in vantaggio il FOGGIA, poi al 43° Curcio raddoppia su rigore. Nella ripresa l’interdizione del FOGGIA funziona a meraviglia, mentre la Paganese di Grassadonia mostra solo poche idee e ben confuse. Al 15° Curcio triplica e segna doppietta. Gioco, partita e incontro per il FOGGIA che risale al 6° posto in classifica con 2 punti di svantaggio rispetto al terzetto che insegue il Bari.

Ferrante è alla sesta marcatura con la quale raggiunge tra gli altri Turella, Silvano Villa e il recentissimo D’Andrea, oltre ad Axeldal tra i marcatori stranieri. Curcio sale al 58° posto tra i cannonieri di sempre e raggiunge Barone, Bigon e De Zerbi a quota 18. Dante Alighieri lo avrebbe definito buon ultimo tra cotanto senno.

Per Curcio è anche la quarta doppietta e sale al 18° posto tra i doppiettisti raggiungendo tra gli altri Insigne e Merlo. Col rigore realizzato sale all’11° posto tra i rigoristi con 6 trasformazioni dal dischetto come Biagioni, Camozzi, Gorini, Insigne, Menchetti e Molino. Infine per quanto concerne i gemelli del gol siamo già a 10 con Ferrante 6 e Curcio 4, come Chiaruttini e De Meo 5 reti a testa nel 37/38, Bratta 6 e Curci 4 nel 40/41, Salgado e Mancino nel 09/10 e Agodirin e Venitucci nell’11/12 tutti e 4 con 5 reti a testa.
Peppino Baldassarre

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