Altri due punti gettati nella pattumiera. A 10 minuti dal termine il FOGGIA si fa raggiungere e addio sogni di gloria. Scende in campo il FOGGIA in modalità trasferta e non in versione play out casalingo, con una punta e mezza. Garofalo sostituisce lo squalificato Vitale (assenza che peserà), Del Prete è in campo per Anelli reduce dal pasticciaccio di Teramo, mentre D’Andrea prende il posto di Gentile, con Rocca che rientra a centrocampo. Nel freddo del novantacinquenne Zaccheria, Dell’Agnello resta nel congelatore. Nonostante ciò si può vincere: Rocca, ovviamente in scala uno a un miliardo, fa il Valentino Mazzola, purtroppo a destra Garofalo non riesce a fare nemmeno se stesso, risultando l’anello debole del centrocampo. Considerando l’ennesima prova deludente di D’Andrea in pratica il FOGGIA gioca in nove, eppure tiene bene il pallino del gioco. Almeno per una buona mezzora. Poi inizia il festival degli errori e degli orrori difensivi al quale partecipa pure Del Prete che non vuole essere da meno di Gavazzi, Kalombo e Germinio, come se ambisse pure lui al marchio registrato dei difensori rossoneri. Si va al riposo, ma Marchionni non cambia nessuno. Al 6° il FOGGIA segna, o meglio Rocca segna perché fa tutto da solo su azione personale. Finalmente arrivano i cambi: subito Balde per D’Andrea, poi Dell’Agnello per Curcio e Raggio Garibaldi per Garofalo. Li avevamo tanto desiderati questi cambi. Il FOGGIA comincia a giocare meglio, ma sempre in nove si trova, anzi nonostante alcune sortite nell’area avversaria, Dell’Agnello e Raggio Garibaldi riescono a far peggio di D’Andrea e Garofalo, cosa difficilissima. Ha ancora la possibilità di raddoppiare il FOGGIA, ma Balde non apre di tacco sulla sinistra, la dà indietro per una conclusione da dimenticare di Salvi. Ora ci chiediamo: è proprio necessario mentre si vince uno spareggio in casa mandare il mediano in avanti? Ovviamente no, perché il Francavilla sulla ripartenza pareggia meritatamente. Per Marchionni, principale responsabile, è notte fonda, eppure dimostra di aver ragione lui quando tiene fuori i subentrati di oggi. Paradossalmente con quelli messi alla gogna e che avevano subito l’ostracismo il FOGGIA stava vincendo. Prendiamoci questo misero punticino che serve a tenere il Francavilla sotto di 4 lunghezze ed in attesa dei recuperi di tenere il FOGGIA fuori zona retrocessione. Mancò la fortuna, ma soprattutto mancò il valore nel freddo dello Zaccheria.
Peppino Baldassarre