I madrileni vincono grazie a un gol lampo di Alvaro Garcia e replicano il successo dell’andata nel recupero della 21° giornata. Real Madrid adesso primo con 15 punti a cinque giornate dal termine

Serataccia per un Barcellona che si scopre fragile al Camp Nou e consegna virtualmente la Liga nelle mani del Real Madrid. La truppa di Xavi stecca nel recupero della 21° giornata contro il Rayo Vallecano e rimedia il terzo k.o. consecutivo in casa tra campionato ed Europa League. Ai madrileni basta un lampo in avvio di Alvaro Garcia, che condanna il Barça con lo stesso risultato dell’andata nella sfida che portò all’esonero di Koeman e all’arrivo di Xavi. I blaugrana colgono tre legni ma si svegliano troppo tardi per raddrizzare il risultato nonostante ben 12’ di recupero. Resta salvo il secondo posto in classifica, frutto di una miglior differenza reti rispetto al Siviglia, ma i 15 punti di distacco dal Real Madrid a cinque giornate dal termine consegnano il primo match point ai Blancos nel prossimo fine settimana.

falsa partenza

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Solo due variazioni per i blaugrana rispetto all’undici sceso in campo a San Sebastian, entrambe dietro causa gli acciacchi di Alves e Piqué. Per il resto, Xavi ha le idee piuttosto chiare e la supremazia territoriale stabilita nei primissimi minuti pare dargli ragione. C’è però una difesa incerta e ballerina con Dest e Garcia, i autori del pasticcio che al 7’ mandano a nozze Alvaro Garcia, bravo nel bruciare Ter Stegen con un destro secco sul primo palo. Ci vuole un po’ per assorbire il colpo, sia per lo schiaffo a freddo che per l’efficace strategia di Iraola. Eppure i catalani danno segnali di reazione guadagnando metri e cogliendo ben due legni, uno con Jordi Alba (destro a giro) e un altro poco prima del riposo con Gavi.

sipario blaugrana

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Il grande peccato del Barça è quello di sprecare metà ripresa prima di provare a cambiare passo, cosa che peraltro riesce solo in parte grazie agli ingressi di Depay, Traoré e del “talismano” De Jong. La mancanza di ritmo e di idee contro il Rayo è anche figlia della serata storta di gente come De Jong e Aubameyang, con quest’ultimo sostituito dopo un’ora di gioco. Resta il fatto che Dimitrievski non corre grossi pericoli per circa 80’, perché i compagni riescono a disinnescare ogni tentativo di penetrazione avversaria sia per vie centrali che sulle corsie, là dove il principale asso nella manica di Xavi (Dembélé) non riesce a fare la differenza. Il prevedibile assalto finale lascia un sapore amaro ai blaugrana, anche perché gli ospiti riescono a frammentare il gioco e spezzare il ritmo. Il resto lo fanno l’arbitro, che all’89’ nega il rigore a Gavi su una spinta di Catena, e due interventi prodigiosi di Dimitrievski, salvato al 92’ con la complicità del palo su un tiro di Dembélé. L'ultimo tentativo addirittura al 113', ma il francese centra un difensore a porta vuota e al Barça non resta che un k.o. amaro in un mese da incubo.

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