Carrasco fa il Messi e decide la super sfida del Wanda Metropolitano con la complicità di Ter Stegen, i Colchoneros volano in vetta a +3 sul Real e a +9 sui blaugrana
La banda del Cholo gonfia il petto e si prende tre punti pesanti come un macigno. L'Atletico si regala una prestazione quasi perfetta rifilando un duro colpo al Barcellona, che incappa in un'altra serata no a partire da Messi, a tratti addirittura irriconoscibile. La sfida è decisa da un lampo di Carrasco, bravo ad approfittare di una gaffe di Ter Stegen in chiusura di primo tempo. Ma i catalani non fanno nulla per provare a rimediare e perdono il secondo big match dopo il k.o. contro il Real Madrid di un mese fa. Per il Colchoneros, invece, vento in poppa grazie al quinto successo consecutivo e al primato in classifica con tre punti sui Blancos e addirittura nove sui catalani, mai così staccati dai Rojiblancos negli ultimi 25 anni.
TENSIONE E RATTOPPI
—Situazione complicata per entrambi i tecnici, alle prese con numerose defezioni. Dalle assenze di Busquets e Ansu Fati in casa blaugrana a quelle di Suarez e Torreira da parte madrilena, sia Koeman che Simeone devono ricorrere a soluzioni alternative, ma nessuna modifica ai tradizionali assetti tattici: solito 4-2-3-1 per l'olandese, che piazza in mezzo la coppia Pjanic-De Jong dando fiducia a Dembélé e Pedri nel tridente offensivo, consueto 4-4-2 invece per il Cholo, che in attacco scommette sulla coppia leggera ma tutta tecnica e rapidità formata da Joao Felix e Correa, con Llorente ago della bilancia per passare al 4-3-3 in fase di possesso. Senza Suarez, riflettori puntati sul duello a distanza tra Messi e Joao Felix, peccato che entrambi si nascondano per un'ora abbondante. La Pulce si vede al 41', con una grossa occasione malamente sprecata su assist di Alba, il portoghese invece esce alla distanza, rendendosi prezioso nel gestire possesso il possesso palla e i tempi delle ripartenze.
PREVALE LA SOSTANZA
—Buon ritmo e continui botta e risposta nei primi 20' che scivolano via in un soffio facendo presagire a una sfida ricca di emozioni. In rapida sequenza arrivano una ghiotta occasione di Griezmann (tiraccio alto), una sventola di prima intenzione di Saul (strepitosa respinta di Ter Stegen) e un fulminante destro di Llorente che fa tremare la traversa blaugrana. Ma finisce lì per la restante mezzora, con i Colchoneros che prendono le misure al pressing rivale e la manovra catalana che perde progressivamente velocità e profondità. I madrileni rinunciano ad attaccare per zone centrali, complice l'assenza del Pistolero, in compenso graffiano in ripartenza con uscite rapide e verticali. Su una di queste, praticamente allo scadere della prima parte, Correa lancia Carrasco con il contagiri e il belga ringrazia una rovinosa uscita di Ter Stegen quasi all'altezza del cerchio di centrocampo: tedesco saltato di netto e gol a porta vuota che accende l'entusiasmo del Cholo.
BANDIERA BIANCA
—Il Barça mantiene il pallino del gioco, ma paga la serata no di troppe pedine importanti. Nella ripresa servirebbe un cambio di marcia, quello che Koeman prova a sollecitare gettando nella mischia Coutinho al posto di uno spento Pedri, ma c'è poco da fare se a girare a vuoto è tutto il reparto offensivo con la complicità di un centrocampo lento e impreciso. Per una volta stecca anche Messi, praticamente mai in partita. A complicare tutto ci si mette anche il forfait di Piqué al 62', uscito zoppicante dopo un fortuito scontro con Correa. In tutto ciò, l'Atletico gestisce con sicurezza stringendo le linee tra i reparti e, nelle poche circostanze in cui si rende necessario, ci pensano i riflessi di Oblak (attento su Lenglet e Griezmann). Al Barça non servono nemmeno gli ingressi di Trincao e Braithwaite. La sconfitta arriva inevitabile e il muso lungo di Messi riassume il complicato momento in casa blaugrana.
tegola piqué
—L'infortunio di Piqué ricade come una tegola su un Barça già in cattive acque. Uscito al 62' a causa di un fortuito scontro di gioco con Correa, rovinatogli sopra il ginocchio destro, il centrale catalano è uscito dal campo sorretto da due addetti dello staff medico, lasciandosi scappare qualche lacrima nel tunnel che porta agli spogliatoi. Grande incertezza sulle condizioni fisiche del centrale blaugrana: l'innaturale torsione del ginocchio ha fatto subito temere una possibile lesione ai legamenti. I siti sportivi spagnoli e i social hanno scritto anche di una possibile frattura. Nel caso i timori fossero confermati, Piqué dovrebbe essere sottoposto a intervento chirurgico e affrontare uno stop tra i quattro e i sei mesi. Un macigno per Ronald Koeman, che si ritroverebbe con un solo centrale a disposizione, anche se in realtà il comunicato ufficiale del club catalano parla di distorsione. Stando inoltre a quanto ipotizzano fonti vicine allo spogliatoio blaugrana, potrebbe invece trattarsi di uno stiramento. In questo caso Piqué potrebbe dover stare fermo ai box solo due o tre settimane. In ogni caso una tegola nella migliore delle ipotesi, un macigno nella peggiore, per Ronald Koeman, che si ritroverebbe con un solo centrale a disposizione. Se ne saprà comunque di più già nelle prossime ore.
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