El Mundo pubblica una comunicazione inviata al Barcellona nel dicembre del 2018 dall’avvocato dell’ex vicepresidente degli arbitri, in cui si chiedono circa 300mila euro
A una settimana dallo scoppio del Barçagate nuove rivelazioni compromettono ancor di più la posizione del club e del suo presidente Joan Laporta. Il quotidiano politico madrileno El Mundo continua ad avere accesso a documenti riservati e questa mattina ha pubblicato una lettera inviata al Barcellona nel dicembre del 2018 dall’avvocato dell’ex arbitro Jose Maria Enriquez Negreira.
Breve riassunto
—Enriquez Negreira è stato arbitro dal 1975 al 1992, e dal 1994 è diventato vicepresidente del Comitato Arbitrale spagnolo, carica che ha mantenuto fino al 2018. Dal 2003 (ma c’è chi dice dal 2001) al 2018, attraverso la sua società Dasnil 95, è stato a libro paga del Barcellona, che ha versato all’ex arbitro una cifra complessiva superiore ai 7 milioni di euro, con emolumenti da mezzo milione di euro all’anno nel 2016, 2017 e 2018. Ufficialmente la Dasnil95 al Barcellona forniva un servizio di consulenza sugli arbitri in attività. Informazioni pagate a un prezzo esorbitante, e fornite da un ex fischietto si, ma con posizione di potere nel sistema arbitrale vigente al momento dei pagamenti.
La prima lettera
—Nel 2018 Enriquez Negreira perde la sua vicepresidenza, e il Barcellona decide immediatamente di rinunciare ai servizi della Dasnil 95. La cosa fa infuriare l’ex arbitro, che come si legge in una prima lettera pubblicata dal Mundo qualche giorno fa minaccia il Barcellona di pubblicizzare il loro rapporto pluriennale, lasciando intendere che la cosa provocherebbe imbarazzo e un grande scandalo.
E la sua seconda
—Oggi El Mundo pubblica una seconda lettera datata dicembre 2018, che in realtà a livello temporale è antecedente all’altra, nella quale l’avvocato della Dasnil 95 chiede un pagamento di quasi 300.000 euro per il periodo giugno-dicembre del 2018, quando come detto il Barcellona aveva deciso di non usare più la consulenza di Enriquez Negreira, che proprio a giugno aveva chiuso il suo rapporto con la federcalcio spagnola.
Il signor Laporta
—Chiedendo un ultimo lauto pagamento per il suo assistito l’avvocato dice cose interessanti. "Dall’anno 2003 la società Dasnil 95, guidata dal Signor Enriquez, ha fornito servizi di consulenza tecnica su indicazione dei presidenti Signor Laporta, Signor Rosell e Signor Bartomeu, concordando gli onorari per ogni mandato presidenziale, frazionati in annualità e poi in mensilità". È la prima volta che il nome dell’attuale presidente del Barcellona, in carica anche dal 2003 al 2010, viene fatto in maniera esplicita.
Esclusiva
—Nella lettera dell’avvocato si ricorda di come il Barcellona abbia chiesto alla Dasnil 95 un rapporto di collaborazione esclusivo, impedendo alla società di collaborare con altre entità. Ed effettivamente secondo El Mundo il 95% delle entrate della Dasnil 95 veniva dalle fatture al Barcellona.
Le confidenze
—"Dagli inizi e fino ad ora è noto che il rapporto è stato più che buono, e lavorando in maniera tanto stretta con la presidenza, sono altresì note la fiducia e la confidenzialità delle quali ha goduto il mio cliente nel corso di tutti questi anni. Cosa che ha portato a una situazione di trasgressione, con confidenze e favori che sono passati dal livello professionale al personale”.
La delusione
—L’avvocato chiede che la relazione torni a fiorire: "In caso contrario l’attitudine del Fútbol Club Barcelona e in particolare del Signor Bartomeu (all’epoca presidente, ndr) risulterà incomprensibile per il Signor Enriquez, cosa che causerebbe una profonda delusione considerati i tanti anni di rapporto, i tanti favori fatti, le tante confidenze condivise".
Fare chiarezza
—No, Enriquez Negreira non è riuscito a riottenere la consulenza col Barça, e infatti poi è passato alle minacce. È chiaro che da queste parole traspare un rapporto che andava molto al di là della mera fornitura di dossier sugli arbitri a beneficio della prima squadra e della cantera, come dichiarato dal Barcellona. Resta da chiarire a cosa si riferiva l’avvocato dell’arbitro quando parlava di confidenze e favori, professionali e personali.
Dimissioni e prescrizione
—Il presidente della Liga Javier Tebas ha invitato Laporta a spiegare la faccenda o a dimettersi, il presidente del Barça ha risposto infuriato dicendo che Tebas ha “una nota fobia nei confronti del Barcellona”. Laporta avrebbe intenzione di indire una conferenza stampa tra due-tre settimane, secondo quanto riportato in maniera vaga dal Mundo Deportivo. Ricordiamo che per la legge sportiva spagnola i reati prescrivono dopo 3 anni, quindi al momento il Barcellona non rischia nulla, anche perché l’indagine sulla Dasnil 95 per ora è solo di carattere fiscale. Se dovesse allargarsi a una questione penale e si dovesse arrivare a una condanna per corruzione allora in quel caso anche la giustizia sportiva avrebbe argomenti per muoversi. Tutto molto aleatorio, però lo scandalo monta come l’indignazione.
Santa alleanza
—L’altro ieri 18 club su 20 della Liga hanno sottoscritto una lettera che esprime preoccupazione e chiede chiarezza. Gli unici che non l’hanno firmata: Barcellona e Real Madrid, la Santa Alleanza creata in nome della Superlega. I tempi della ‘Guerra dei Clásicos’ sono lontanissimi, ma il Barçagate continua a tenere banco.
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