Il francese decide il big-match della 16ª giornata. Tre grandi interventi di Ter Stegen salvano il risultato. Catalani a +3 sul Real Madrid
"Non sarà decisiva, ma vincere sarebbe un bel colpo". Detto, fatto per un Xavi che al Metropolitano raccoglie i tre punti dopo un’ora abbondante di lotta contro in casa dell'Atletico Madrid. I catalani capitalizzano una buona prima mezzora confezionando l’1-0 finale grazie a una gran giocata di Pedri e a un sigillo di Dembélé, sufficienti a proiettare il Barça a tre lunghezze di vantaggio sul Real Madrid sconfitto dal Villarreal. Se i catalani abbozzano la fuga, i Colchoneros devono digerire un distacco di ben 14 punti dalla vetta che, oggi come oggi, vale l’uscita dalla zona Champions a vantaggio del Betis.
STRATEGIE
—Se Simeone si affida a un accorto 4-4-2 puntando sulla coppia Griezmann-Felix e sulla conferma del canterano Barrios a centrocampo, Xavi non abbandona il tradizionale 4-3-3 con Pedri nel ruolo di raccordo tra mediana e attacco, dove Ansu Fati è chiamato a rimpiazzare l’indisponibile Lewandowski. Un esperimento, quello del tecnico catalano, dettato dall’emergenza così come quello che porta Koundé a presidiare la corsia destra per l’assenza di Jordi Alba e il conseguente dirottamento di Balde a sinistra. La sensazione iniziale è che i catalani siano più in palla e concentrati, mentre i Colchoneros concedono metri e regalano qualcosa di troppo a causa di errori elementari.
LAMPO BLAUGRANA
—Tanti palloni persi sulla trequarti dagli uomini di Simeone, molti dei quali si traducono in ghiotte occasioni per Ansu Fati (stoppato due volte a botta sicura da Savic e Gimenez) e per un Dembélé in versione pasticciona. Il francese spreca almeno due opportunità vanificando buone trame di gioco, ma non fallisce al 22’ su una giocata sopraffina di Pedri, bravo a spaccare centralmente la difesa colchonera prima dello scarico centrale per Gavi e del destro vincente di Dembélé sul palo più lontano. Per i catalani è il premio a una mezzora giocata con buon piglio e discreto ritmo, ma per la banda del Cholo rappresenta la sveglia. Lo "schiaffo" del francese è ciò che serve ai madrileni per ingranare seppur con ritardo. Da quel momento, complice un pressing più efficace e una maggior spinta sulle corsie laterali, l’Atletico costruisce cinque occasioni scontrandosi anche contro i riflessi decisivi di Ter Stegen, che evita il pareggio di Griezmann prima del riposo con un gran volo.
FUOCO SPENTO
—I Colchoneros spingono anche al rientro in campo, ma gli ingressi di Morata e Kondogbia non bastano per scalfire gli equilibri difensivi degli ospiti. I cambi non aiutano nemmeno il Barça, che perde peso in attacco con la staffetta tra Gavi e Kessie, ma l’obbligo di tentare qualcosa di diverso è tutto dei padroni di casa. Il problema, per la banda del Cholo, è che la benzina scema con la lucidità e nemmeno la voglia di Correa riesce a sollevare il risultato nel finale. I catalani faticano per difendere il minimo vantaggio e tirano i remi in barca, ma fanno bottino pieno andando anche oltre i propri meriti. Decisivo al 95’ un miracoloso salvataggio sulla linea di Araujo su tentativo a botta sicura di Griezmann.
SIVIGLIA OK
—Nella parte bassa della classifica torna a respirare il Siviglia di Jorge Sampaoli, vittorioso contro il Getafe grazie alle reti di Acuna e Rafa Mir. Gli andalusi resistono alla reazione finale dei madrileni (a segno con Borja Mayoral all’87’) e tornano al successo in campionato dopo sei giornate. I tre punti casalinghi consentono al Siviglia di salire al quartultimo posto davanti a Cadice, Espanyol ed Elche.
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