Nella riunione annuale è stato scontro aperto tra i tifosi bavaresi e i dirigenti. Con fischi e urla, i supporter hanno definito inaccettabile la collaborazione con un Paese che viola i diritti umani. Il presidente onorario Hoeness però ha contrattaccato: “Proteste vergognose”
Il messaggio che si trasmette. Con i fatti, non a parole. Da sempre il Bayern Monaco ha una frase in particolare che ne vuole rappresentare il modo di essere. “Mia san mia”, vale a dire “noi siamo noi”. Il club vuole essere identificato come un modello da seguire, in campo, per qualità tecnica, e fuori, per valori. I tifosi ci credono, danno importanza a entrambi gli aspetti. E ieri, nella riunione annuale con i soci, ci sono state grosse contestazioni per alcune scelte della società che i tifosi ritengono poco coerenti con i buoni propositi. Non viene infatti vista di buon occhio la partnership con il Qatar.
la situazione
—Negli ultimi anni il Bayern svolge regolarmente il proprio ritiro invernale in Qatar ed è sponsorizzato dalla Qatar Airways. Per i tifosi, che considerano il Paese come il simbolo del mancato rispetto dei diritti umani, una collaborazione inaccettabile. Per questo i dirigenti bavaresi ieri sono stati aspramente contestati. Il presidente onorario Uli Hoeness, al termine della riunione, ha espressamente detto che “è stata la peggiore manifestazione alla quale io abbia mai partecipato”. Molti tifosi, infatti, non lo hanno nemmeno fatto parlare. Fischiavano e urlavano, motivo per il quale lui ha lasciato l’assemblea asserendo “mi vergogno”.
HOENESS
—I tifosi e soci minoritari presenti hanno urlato frasi come “noi siamo il Bayern non voi”, mentre uno dei partecipanti, il 28enne Michael Ott, ha chiesto che venisse messa ai voti la possibilità di interrompere la partnership con il Qatar. A tale proposta però il vicepresidente Mayer ha risposto a brutto muso: “Volete anche votare per quel che riguarda il rapporto con la Audi o sull’eventualità di giocare con altri colori sociali?”. Anche per la chiusura totale a tale discussione ha inasprito i toni. Una signora ha urlato “la realtà è che a voi non interessa nulla dei diritti umani” e tutti i presenti hanno applaudito. Perché un conto è dire “Mia san mia”, ed ergersi a esempio. Ma per i tifosi è importante il messaggio che si trasmette. Con i fatti, non a parole.
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