Sotto 2-1, il Madrid di Ancelotti cala la manita nella ripresa. Per il francese sono cinque centri in quattro giornate, aspettando i nerazzurri

I Blancos tornano al Bernabeu dopo 560 giorni di assenza per godersi una "manita" nel nome del solito Benzema, sempre più simbolo e leader dei blancos. Contro il Celta c'è da soffrire per un tempo, complice una difesa incerta e incline alle amnesie ma poi finisce 5-2. Ci pensa uno scatenato Benzema, autore di una tripletta da urlo e un assist: il francese sale così a 5 centri in quattro giornate, staccando di una rete il compagno di reparto Vinicius (anch'egli a segno). A suggellare i tre punti, anche la firma dell'ultimo gioiello arrivato in casa madrilena, il francese Camavinga. In attesa di sfidare l'Inter in Champions, il Madrid tiene dunque il passo di Atletico e Valencia in vetta alla Liga.

Karim on fire

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Nonostante la lunga catena di infortuni che affliggono il Real da inizio stagione, oggi Ancelotti ritrova qualche nome di peso. Si rivedono infatti Nacho e Modric, elementi fondamentali nella spina dorsale di un Real costruito anche su Casemiro e sulla classe di Benzema a dirigere un'orchestra di talenti. Questa volta i prescelti dal mazzo per accompagnare il francese sono Vinicius e Hazard, ma è sempre "l'Etoile" a fare la differenza quanto conta. Lo fa al 24', quando infila Dituro di controbalzo rimediando allo svantaggio incassato a freddo dopo appena 4'. Si ripete anche poco prima del riposo, ma stavolta il Var annulla per fuorigioco millimetrico, e replica nuovamente al 47', riacciuffando un Celta capace nel frattempo di colpire ancora in contropiede sull'asse Mallo-Cervi. I Blancos prendono il sopravvento al rientro in campo, iniziando a spingere a pieno organico e facendo girare rapidamente il pallone a uno, massimo due tocchi. A decidere, però, è sempre Benzema. C'è infatti il suo zampino nel gol con cui Vinicius porta avanti i suoi mantenendo la giusta freddezza a tu per tu con Dituro, perché l'assist che lancia il brasiliano verso una prateria sconfinata nasce da una sua invenzione. Il Celta ci prova anche a rialzare la testa, ma sbatte contro Courtois prima di capitolare ancora su una percussione centrale di Modric coronata dal tap-in vincente di Camavinga,a segno appena 7' dopo il debutto. Infine, a suggellare il largo successo, riecco Benzema, freddo e preciso all'87' dagli undici metri per trasformare un rigore conquistato da Vinicius.

Verso l'Inter

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I tre punti non nascondono comunque le problematiche e i punti critici della squadra di Ancelotti, dimostratasi incerta e traballante dietro come contro il Levante. La trama di Coudet tutta difesa e contropiede funziona alla grande per tutto il primo tempo, tanto che il Celta riesce a far male praticamente a ogni ripartenza, sfruttando soprattutto la corsia destra. E da lì che gli ospiti colpiscono due volte, con Mina e Cervi al 4' e al 24'. È sempre da lì che arrivano anche in seguito i brividi per Courtois, chiamato a togliere le castagne dal fuoco a metà ripresa. Le amnesie di Gutierrez a sinistra e gli errori in sequenza della coppia centrale Nacho-Militao possono costare caro contro un'Inter pensata per pungere in velocità.

Allarme infortuni

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La stagione di Ancelotti è iniziata nel segno dell'emergenza e così pare destinata a proseguire. Almeno per il momento. Allo stato attuale, il tecnico dei Blancos deve fare i conti con nove assenti causa infortunio, molti dei quali con scarse prospettive di recuperare a stretto giro di posta. Bale, Alaba e Jovic sono gli ultimi della lista degenti guidata da Kroos e Ceballos. Per il gallese e l'austriaco, due dei volti più lieti di quest'avvio stagionale, saranno determinanti gli esami strumentali in programma lunedì mattina, ma regna il pessimismo soprattutto per Bale (sospetto problema muscolare). Maggiore riguardo all'ex Bayern Monaco, che deve semplicemente smaltire un affaticamento. Quasi impossibili i recuperi per mercoledì degli altri illustri acciaccati.

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