I Blancos riprendono a correre spediti in vetta alla classifica grazie al 4-1 del Bernabeu. Il vantaggio sul Siviglia è di otto punti, ma con due partite in più

Archiviato il blackout di inizio anno, il Real Madrid di Ancelotti riprende a macinare gioco e punti. La sconfitta col Getafe è già acqua passata, prova n'è il netto 4-1 con cui i Blancos si sbarazzano di un Valencia che, salvo il k.o. di fine anno, aveva collezionato sette risultati utili consecutivi portandosi a un passo dalla zona Champions. Decisiva, come d'abitudine da inizio stagione, la coppia d'attacco Benzema-Vinicius, che confeziona il micidiale uno-due tra primo e secondo tempo prima di chiudere i conti dopo un'ora di gioco. La serata ha un sapore speciale soprattutto per il francese, perché taglia il traguardo dei 300 gol in maglia merengue firmando la 22° rete nelle ultime 25 uscite tra Liga e Champions. I madrileni riportano così il vantaggio sul Siviglia a otto lunghezze, ma con due partite in più rispetto agli andalusi.

RIENTRI

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In attesa di ritrovare anche Carvajal, si spera per la semifinale di Supercoppa contro il Barça di mercoledì, Ancelotti recupera gran parte dei titolari fuori in coppa causa Covid, infortuni o per semplice turnover come Benzema. Tornano in azione Modric, Vinicius, Mendy, e per la prima volta in stagione i Blancos sono a ranghi completi quantomeno in mezzo al campo. La solita staffetta a tre per completare il tridente è vinta ancora una volta da Asensio, l'uomo che provoca le prime urla di Ancelotti dopo 5' a causa di due pericolose palle perse nella propria trequarti.

DIESEL BLANCO

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Sì perché il Valencia aggredisce senza il minimo timore reverenziale. L'intensità e lo spigliato palleggio dell'undici di Bordalàs mettono sotto pressione la retroguardia di casa. I Blancos invece vivono essenzialmente di fiammate, quelle ispirate da un elettrico Vinicius, protagonista della prima iniziativa corale degna di nota al 15' dopo un bel colpo di testa di Militao neutralizzato dai riflessi di Cillessen. Gli ospiti testano i riflessi di Courtois con Guillamon e Guedes, ma a partire dalla mezzora il Madrid alza aumenta i giri con Asensio (a cui risponde Cillessen d'istinto al 30') e Benzema (destro a lato di un soffio). La pressione dei Blancos si fa martellante, Modric scuote la traversa con un potente sinistro dal limite e, al 42', la svolta su una percussione centrale di Casemiro: il brasiliano è bravo a intercettare un errato appoggio sulla trequarti e a guadagnarsi il rigore che Benzema trasforma con freddezza, spedendo la palla sotto l'incrocio.

COPPIA REGINA

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Il Madrid affonda nuovamente il colpo al 52' e chiude i giochi, merito della premiata ditta Vinicius-Benzema: fulmineo uno-due al limite dell'area ospite, sfondamento centrale del brasiliano e freddo appoggio a spiazzare Cillessen. Un lampo letale, quello della coppia franco-brasiliana, responsabile già di 28 reti sulle 44 realizzate dai Blancos in 21 giornate. Il Valencia non regge al colpo e crolla dopo un'ora, mentre Vinicius infierisce piazzando la doppietta personale al 61' appoggiando a rete un destro respinto di Asensio. I Blancos tirano il fiato solo nell'ultimo quarto d'ora, quando il Valencia ha un breve sussulto spinto dal generoso rigore concesso per fallo di Mendy su André. Guedes accorcia le distanze, ma la squadra di Ancelotti gestisce il finale con tranquillità chiudendo in bellezza con il poker di Benzema: dribbling secco su Gayà e tiro vincente all'88' che vale il sigillo 301, mentre la truppa di Ancelotti scava un solco in classifica difficilmente colmabile.

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