Il francese sbaglia un rigore e la squadra di Ancelotti inciampa ancora contro i navarri, pareggiando dopo 6 vittorie consecutive in campionato

La marcia s’interrompe, la maledizione dagli undici metri invece prosegue. Dopo sei vittorie su sei giornate di campionato, il Real Madrid si ferma al Bernabeu contro l’Osasuna proprio come l’anno scorso. Prestazione poco brillante della formazione di Carlo Ancelotti, che non va oltre l’1-1 anche se può giustamente rammaricarsi per aver fallito il match point. Dopo le reti di Vinicius e Kike Garcia a cavallo tra primo e secondo tempo, il rientrante Benzema si procura un calcio di rigore al 78’, che spedisce contro la traversa: è il terzo di fila che sbaglia quando Sergio Herrera è tra i pali, dopo i due parati dal portiere nella passata stagione. Così, a due settimane dal Clasico, i Blancos e il Barcellona sono appaiati in testa alla classifica a quota 19.

La partita

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Senza l’infortunato Modric, Ancelotti deve fare a meno anche di Courtois per un fastidio muscolare. La notizia principale, però, è il ritorno di Karim Benzema dopo tre partite di assenza forzata al centro dell’attacco, con Rodrygo e Vinicius ad agire sui lati. Arrasate risponde per le rime con il suo 4-3-3 dove Kike Garcia è preferito a Budimir per guidare il tridente offensivo. Dopo aver omaggiato le vittime degli scontri in Indonesia, si parte. Il Real mantiene il predominio territoriale, ma resta bloccato nel ritmo basso imposto dall’Osasuna. Simili condizioni favoriscono gli ospiti che hanno le prime occasioni della partita. Al quarto d’ora è Abde Ezzalzouli a spaventare Lunin con una conclusione potente da breve distanza che trova solo l’esterno della rete. Un’invasione di campo provoca un’interruzione a metà frazione, poi la partita si ravviva. Moncayola e Vinicius sciupano due tiri da ottima posizione con delle traiettorie centrali, al 37’ Benzema sfiora la prodezza con un destro al volo in corsa sul suggerimento del brasiliano. La gara si sblocca cinque minuti più tardi, quasi per caso: Vinicius lascia partire un cross da sinistra, nessuno interviene e Herrera si fa beffare. Resta qualche ombra, dal momento che Rudiger e Benzema sono in posizione di fuorigioco e il difensore cerca anche di arrivare sul pallone che è fuori dalla sua portata. La decisione del Var, quindi, è quella di non ritenere attivi i due giocatori del Real Madrid.

La ripresa

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I madrileni tornano dagli spogliatoi fin troppo rilassati e l’Osasuna ne approfitta. Al 50’ Unai Garcia crossa dalla trequarti per Kike Garcia che, di spalle, colpisce di testa e scavalca Lunin. Tre minuti più tardi l’attaccante ha anche la chance di raddoppiare, quando calcia all’altezza dell’area piccola dopo l’iniziativa di Abde a destra. Ancelotti non ci sta e cambia qualcosa: fuori Tchouameni e Ceballos, dentro Camavinga e Valverde (premiato giocatore del mese di settembre dalla Liga prima della partita). I cambi alzano il baricentro del Real Madrid, ma non aumentano la pericolosità. Rodrygo ci tenta da fuori, il suo sinistro è parato comodamente da Herrera (66’). Al 76’ l’episodio più importante della gara: Benzema davanti al portiere viene spinto in modo evidente da David Garcia, l’arbitro Cuadra Fernandez – autore di una direzione approssimativa – inizialmente non prende provvedimenti, ma dopo la on-field review espelle il centrale e concede il rigore. Dal dischetto va il francese che però colpisce in pieno la traversa. Per il forcing finale, Ancelotti inserisce prima Asensio e poi Mariano Diaz, tenendo Hazard in panchina, l’unico che inquadra la porta è ancora Vinicius con un destro secco dalla distanza che Herrera blocca a terra. L’ultimo brivido lo provoca Moi Gomez, calciando al volo da fuori: la palla termina a pochi centimetri dal palo alla sinistra di Lunin.

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