Un’esperienza fin qui di assoluto livello. Bruno Fernandes ha conquistato in pochissimo tempo il Manchester United e i suoi fan. Peccato, però, che a causa della pandemia da coronavirus, non sia mai veramente riuscito a godersi l’atmosfera dell’Old Trafford o degli altri campi di Premier League al 100%. Lo ha dichiarato lo stesso fantasista portoghese ai microfoni del sito ufficiale della societù Red Devils.
Bruno Fernandes: porte chiuse e tifosi
“Quando uno segna vuole sempre festeggiare ma adesso alcuni giocatori quando segnano non hanno più quel desiderio di farlo”, ha esordito Bruno Fernandes che ha spiegato il perché di questa situazione. “Questo accade perché non c’è nessuno con cui condividere quel momento. Uno segna ed esulta per rendere felice tutti quelli che ci circondando. Senza pubblico non c’è più quell’atmosfera che ci fa venire in mente di esultare”.
Da qui, il portoghese ha raccontato: “Una delle cose che i fan mi hanno chiesto quando abbiamo iniziato a giocare a porte chiuse è stata di festeggiare lo stesso, come se loro fossero presenti. Io ho promesso che l’avrei fatto e dico la verità, ci sto provando. Ma a volte è difficile perché non sei dell’umore giusto e forse non lo senti veramente. Io sto cercando di farlo come se fossero lì. Spero che da casa riescano a capire che lo sto facendo per loro. Se sentono che io sono felice, magari lo sono anche loro”.
E ancora sulla Premier League e la sua esperienza: “Sono un po’ deluso perché, come ho detto prima, venendo in Premier League e venendo a giocare per il Manchester United, l’atmosfera della giornata di gioco non la sto vivendo affatto senza pubblico. Sento il sostegno dei tifosi sui social ma non è la stessa cosa. Vederli al supermercato o ai pochi eventi è diverso dall’averli allo stadio. Averli sugli spalti sarebbe molto meglio…”.