Il Foggia consegue il primo pari stagionale al Partenio contro una delle favorite del torneo. Cudini a sorpresa archivia il suo 4-3-3 e rispolvera la difesa a 3 con Salines terzo centrale e Schenetti ancora fra le linee dietro le due punte. Ne consegue una manovra più ampia, con Rizzo e Garattoni (quest’ultimo il vero “crack” della scorsa annata) che entrano nel vivo del gioco. Michelino Pazienza, all’esordio sulla panchina irpina, è atteso invece da un lavoro complesso: il suo Avellino appare farraginoso e poco reattivo, ancora appannato dalle scorie delle ultime due stagioni. Sicuramente non all’altezza delle attese della piazza dopo un mercato tutt’altro che povero.
LA PARTITA – Il cambio modulo sorprende anche i padroni di casa. I rossoneri trovano sempre l’uomo in più nel possesso e il chiaro di luna è evidente sin dall’inizio: già al 4′ Rizzo produce il primo (bel) cross che troverà il perfetto inserimento di Garattoni: la palla sfiora il palo ma è un’occasionissima. Sarà un leit motiv che, dopo un tentativo dal limite di Schenetti (10′, Ghidotti c’è), si ripeterà già al 16′: stavolta Rizzo può servire già da dentro area Beretta che però non trova la porta (nè a Garattoni riesce la deviazione a un soffio dalla linea). Il tris di pericoli corsi allarma i lupi di casa, costretti a limitare i danni chiudendo il tempo con zero occasioni.
La ripresa si apre sulla stessa falsa riga: Schenetti già al 3′ ha un pallone d’oro in area che spedisce sul fondo. Pazienza deve correre ai ripari, apportando qualche modifica agli assetti dei suoi, ben poco reattivi a parte Patierno: l’ex Bitonto e Francavilla (poco o nulla assecondato dai compagni) si sbatte come un dannato ma racimola solo un colpo di testa al 17′ e una conclusione a 9′ dalla fine su cui Nobile è pronto. E’ intanto entrato Peralta al posto di uno spento Beretta: per l’argentino un doppio tentativo infruttuoso da fuori area che ne certifica comunque la voglia di incidere. Così il pari starebbe stretto ai satanelli, se non fosse che nel finale un errato retropassaggio di Vacca (subentrato a Schenetti a metà frazione) rischia il patatrac: Patierno è rapidissimo ad approfittarne ma la conclusione in area grazia Nobile spegnendosi quasi incredibilmente a lato. Sarebbe stata una beffa per un Foggia a lungo in controllo ma che, col cambio modulo, sembra mostrare interessanti margini di crescita.
Giancarlo Pugliese
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Avellino-Foggia 0-0 / Il Tabellino
AVELLINO (3-5-2): Ghidotti; Cionek, Benedetti, Rigione; Cancellotti (78′ D’Amico), Dall’Oglio (78′ Sannipoli), Armellino (60′ Palmiero), D’Angelo, Tito (70′ Falbo); Marconi (60′ Gori), Patierno. A disposizione: Pane, Pizzella, Mulé, Ricciardi, Pezzella, Sgarbi, Tozaj. All. Michele Pazienza.
FOGGIA (3-5-2): Nobile; Salines, Marzupio, Carillo; Garattoni, Martini, Di Noia, Rizzo; Schenetti (68′ Vacca); Beretta (78′ Peralta), Tonin (68′ Tounkara). A disposizione: Cucchietti, De Simone, Marino, Pazienza, Antonacci, Agnelli, Fiorini, Papazov, Rossi, Vezzoni. All. Mirko Cudini.
ARBITRO: Sig. Roberto Lovison di Padova. (Assistenti Nicolò Moroni di Treviglio e Francesco Romano di Isernia).
NOTE: Terreno di gioco in erba sintetica. Recupero: 1′ pt, 4′ st. – AMMONITI: 43′ Dall’Oglio (A), 55′ Marzupio (F), 90′ Vacca (F), 92′ Sannipoli.(A)