Se ne va un'altra delle leggende del Real Madrid e del calcio spagnolo. La Casa Blanca ha infatti annunciato con un comunicato che è venuto a mancare all'età di 83 anni Amancio Amaro Varela, per tutti semplicemente Amancio.

Un anno dopo Paco Gento, se ne va un'altra delle leggende del Real Madrid e del calcio spagnolo. La Casa Blanca ha infatti annunciato con un comunicato che è venuto a mancare all'età di 83 anni Amancio Amaro Varela, per tutti semplicemente Amancio, uno dei calciatori che hanno contribuito a scrivere la storia delle Merengues. Amancio aveva da poco preso il posto proprio di Gento nella carica di Presidente Onorario del Real Madrid. Nato a La Coruña, l'attaccante aveva cominciato la sua carriera proprio con la maglia del Deportivo, per approdare poi nel 1962 a Madrid. Fu proprio il presidentissimo Santiago Bernabeu a volerlo alla Casa Blanca, mettendo persino a rischio le finanze del club per acquistarlo, come spiega AS.

Il Real e la Spagna

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Alla fine però si è rivelato un gran colpo, considerando il palmares accumulato negli anni. Da guida di quella che fu definita la "generazione yè-yè" del Real Madrid, Amancio, detto "El Brujo" (lo stregone) per la sua capacità di realizzare giocate incredibili, ha contribuito a portare a casa 9 campionati spagnoli, tre Coppe del Re e la Coppa dei Campioni del 1966, la sesta vinta dal club e la terza con in panchina Miguel Muñoz. Anche con la nazionale spagnola Amancio ha scritto pagine importanti, considerando che nel 1964 è stato una delle stelle delle Furie Rosse che si sono aggiudicate gli Europei, la cui fase finale si è giocata proprio in Spagna. Anche grazie a quelle prestazioni l'attaccante galiziano è arrivato terzo nella votazione del Pallone d'Oro di quell'anno, preceduto solo da Denis Law e dal connazionale Luis Suarez.

Il tecnico della Quinta del Buitre

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La carriera in campo di Amancio è durata fino al 1976, anno in cui ha appeso gli scarpini al chiodo. Ma non è finito il rapporto con il Real Madrid, perchè il galiziano è stato anche a lungo allenatore delle formazioni giovanili dei Blancos, contribuendo anche in quel caso a entrare nella leggenda del Real. Era infatti lui il tecnico del Castilla, la seconda squadra delle Merengues, quando da quelle parti giocava la celeberrima Quinta del Buitre (Butragueño, Sanchís, Martín Vázquez, Pardeza y Míchel), che ha portato il Real B a vincere la Segunda Division e a lanciare calciatori che poi sono stati stelle della prima squadra. Per lui anche un breve periodo alla guida del Real in sostituzione di Molowny, ma senza risultati positivi. Comunque, non abbastanza per cancellare la leggenda del Brujo...

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