FOGGIA 10 luglio 2023 – «Andremo fino in fondo ai gradi di Giudizio per avere giustizia. Poi, comunque vada, non sarò più il presidente del Foggia Calcio, pur rimanendo il proprietario». Questa è l’estrema sintesi della conferenza stampa tenuta questo pomeriggio dal presidente Nicola Canonico. La prima dopo il lungo silenzio, iniziato nel dopopartita di Lecco, con la sconfitta che ha portato i biancoazzurri in B tra le polemiche dei rossoneri per gli arbitraggi. Nel mezzo una lunga coda di Giustizia Sportiva. Il 30 giugno il Lecco è sancito inadempiente nella presentazione della domanda di iscrizione in B, alla quale non è allegato lo stadio in cui giocheranno i lecchesi a causa della non messa a norma del Rigamonti-Ceppi. Una bocciatura poi sanata dal Consiglio Federale che ha ammesso in B i lombardi nonostante la violazione dei termini “perentori” previsti dalle norme federali. Canonico è determinato sulla questione: «Purtroppo la stagione 2022-2023 non si è ancora conclusa. Si è chiusa sul campo ma continuerà nelle sedi preposte per i ricorsi. Stiamo depositando in questi minuti il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI. Niente contro il Lecco, ma nella vita esistono le regole e vanno rispettate. Quando si parla di termini perentori si parla di termini che non possono slittare o essere raccontati come causa di forza maggiore. Non ci possono dire che si sono verificati eventi eccezionali perché sono slittati i playoff, perché sin dal 4 di giugno scorso era stato comunicato dalla Lega B alle quattro semifinaliste la richiesta di formalizzare l’iscrizione in B, compresi gli incartamenti per i criteri infrastrutturali. Con l’ammissione del Lecco ci stanno raccontando qualcosa di non vero. Il Foggia il 18 giugno aveva raccolto tutta la documentazione utile all’iscrizione. Se il termine della perentorietà viene bypassato con questo provvedimento, non solo creiamo confusione a livello Federale sulle scadenze ma andiamo a ledere l’interesse di molti club che non sono stati iscritti proprio per la perentorietà dei termini, magari anche per ritardi di dieci minuti e non di giorni. Se il calcio non ha più regole è giusto che si comprenda che questa cosa non fa bene all’Italia. I programmi futuri? Posso rispondere quando avremo finito l’iter della Giustizia Sportiva. Io l’ho scritto in un comunicato dopo la gara di Pescara che la mia esperienza sarebbe finita con il Foggia in B o meno».
Un passo indietro? Sembrerebbe di si quantomeno sotto l’aspetto dell’esposizione mediatica. «Sto dicendo che non sarò più il presidente del Foggia al termine del percorso giudiziario. Nominerò io stesso un altro presidente, pur rimanendo proprietario, così termineranno gli attacchi personali diretti a me. Dopo un anno ad alti livelli e una finale che sapete come è andata (con un’indagine della Procura Federale in corso). La mia esperienza come presidente sta arrivando a termine».
Troppo fresca l’amarezza per la stagione appena conclusa, sulla quale Canonico spende parole al miele in particolare per il tecnico Delio Rossi. «Voglio ringraziare Rossi per l’impegno e ll’amore con cui si è dedicato al Foggia in questi quattro mesi. Si è creato un rapporto bellissimo perché abbiamo creato un gruppo solido. Lo ringrazio per quello che ha dato al Foggia e sono rammaricato per la sua scelta ma se una persona non vuole più allenare per motivazioni che possono essere anche opinabili… bisogna accettare le scelte».
Intanto incombe la stagione 2022-2023 con le altre squadre che hanno già iniziato a comporre gli organicie a preparare i ritiri. Il Foggia però sembra attendere il giudizio dei tribunali: «Comprendo che il ricorso non finirà il 20 o il 21 luglio quindi il ds e l’allenatore dovrò necessariamente sceglierli e in tempi brevi. Si comincerà a programmare la stagione e il Foggia ha un buon gruppo su cui ripartire. Questa squadra così scarsa o di figurine non lo era se alla fine è arrivata a un passo dalla Serie B. Nei prossimi giorni dovrò chiudere queste due operazioni per dare vita al mercato e quello che ne deriva. Pasquale Marino? Non credo che il direttore che nominerò lo potrà prendere in considerazione. Tesser, Pazienza, Calabro? Non ne avete indovinato nemmeno uno».
Ma Canonico traccia un identikit del nuovo allenatore estremamente vago: «Abbiamo parlato con il direttore sportivo di un tecnico emergente, di un tecnico esperto e di un allenatore che ha già fatto sia C, sia B. Stiamo valutando questa terna. Sappiamo bene che la scelta è importante. Il ritiro? Abbiamo un sopralluogo nei prossimi giorni su una sede in Trentino. La campagna abbonamenti oggi è difficile dire quando farla. E’ evidente che il 20-21 luglio (dopo il Collegio di Garanzia del Coni) avremo le idee più chiare».
Il presidente sembra puntare molto sulle possibilità di ribaltone dell’organo giudicante del Coni: «Se non avevamo elementi giuridici validi non avremmo fatto ricorso. E proprio dal confronto con il legali emerge che il Foggia ha dalla sua parte situazioni che permetterebbero la promozione in B. E’ una partita da iniziare e i punti nostri sono evidenti. Il Lecco ha un’iscrizione tardiva al campionato. Non abbiamo niente contro il Lecco ma le scadenze sono perentorie. Se il Lecco viene escluso il Foggia è un’avente diritto alla promozione. In settimana arriverà il direttore sportivo e prima del 20-21 luglio ci sarà in nome dell’allenatore. Qualcuno ci dice che abbiamo un ricorso in salita. E’ indubbio, ma nella vita le cose difficili mi sono sempre piaciute. Difendere un diritto è importante e io lo faccio fino alla fine. La perentorietà va difesa in tutte le sedi opportune. Se la Covisoc prima dà voto contrario, poi ravvede la decisione per questioni di presunta forza maggiore… o oer fatti eccezionali… Mi chiedo quali sono i fatti eccezionali se tutte le semifinaliste sapevano sin dal primo di giugno quello che sarebbe servito per iscrivere il club?».
I tempi della Giustizia Sportiva, però, non sono gli stessi del calcio, che è già nel pieno della nuova stagione, ma Canonico predica calma: «Abbiamo sedici tesserati e con questo gruppo squadra possiamo pensare prima a fare qualche cessione e poi puntare alcuni giovani da guardare con attenzione. Molti club oggi devono stravolgere le squadre per prepararsi mentre noi non abbiamo fretta». E sul suo coinvolgimento nel nuovo progetto aggiunge: «La proprietà qualcosa la farà sempre e con la nomina del nuovo presidente tireremo un bilancio e sanciremo un budget per la prossima gestione. Punteremo a una squadra che possa ben rappresentare la categoria».
La chiosa è sul gruppo di imprenditori capitanato dalla Fortore Energia di Antonio Salandra che potrebbe dare una mano al club: «Salandra ha sondato il territorio ma sapevo che non sarebbe stato facile. L’ho visto, ha tanta passione, perché è un tifoso del Foggia ed io ribadisco che non sono mai stato un problema per il Foggia. Se uno volesse subentrare sarei felice. Gli sponsor? Se c’è interesse voglia e volontà sono ben accetti all’interno della società ma bisogna essere celeri».
Al termine della conferenza del presidente Canonico parla anche il segretario Pippo Severo che sottolinea gli errori presenti nella domanda di iscrizione consegnata dal Lecco: «Il 4 giugno alle 17.30 abbiamo ricevuto (così come tutte le semifinaliste) dalla Lega Serie B una mail con il sollecito di iniziare a preparare la documentazione per l’iscrizione alla prossima Serie B. Noi lo abbiamo fatto e presumo anche Pescara e Cesena. Le date inderogabili e perentorie erano fissate nel 15 e 20 giugno e sono termini per i quali non si può prescindere. Il 15 giugno c’era la licenza di esercizio all’attività di Pubblico Spettacolo, la concessione del campo di gioco e il verbale della commissione di vigilanza che attesta il rispetto delle norme di sicurezza. Noi abbiamo depositato i documenti in B e in C nella data del 15, rispettando i termini. Il 20 abbiamo completato l’iscrizione in C ma avevamo anche tutto pronto per la B in caso di vittoria, fideiussione compresa. Il presidente ne ha preparate due una da 350 per la C una da 800 per la B. Evidentemente i colleghi del Lecco non sono stati in grado di fornire la documentazione nei tempi utili. Il 15 non hanno fornito nessuna documentazione tecnica per i criteri infrastrutturali. Avrebbero potuto farlo con una multa entro il 20 giugno ma i documenti sono arrivati solo il 23, molto fuori tempo massimo. La richiesta al prefetto di Padova l’hanno formalizzata giorno 20 alle ore 20. Il 21 giugno il Prefetto ha rilasciato il nullaosta ma fuori tempo massimo. Il Comune di Padova, inoltre, avrebbe rilasciato una concessione di utilizzo non del tutto corretta»
Ma questa non è l’unica protesta del Foggia che con le sue denunce avrebbe attivato la Procura Federale sull’arbitraggio elle due finali: «Abbiamo fatto protesta ufficiale all’una di notte dopo la prima gara della finale. Abbiamo richiesto di conoscere i testi e gli audio delle interlocuzioni verbale tra var e arbitri. La procura Federale ha i suoi tempi ma ci faranno sapere In qualità di presidente voglio ascoltare cosa si sono detti. A Lecco Milillo è andato a chiedere informazioni sul rigore non fischiato per fallo di mano su conclusione di Schenetti. Gli è stato detto che la palla ha toccato prima anca e poi braccio quando invece le immagini sono chiare con l’impatto sul braccio. Le indagini sono partite e dobbiamo aspettare che si concludano. Io ho chiesto le registrazioni della prima gara e della seconda gara.»