Il fuoriclasse rossonero a Dubai: "Gran lavoro di Maldini e Massara. La coppa? Non ci sono favoriti, devi star bene in quel momento"
Tempo di celebrazioni a Dubai: nella 13esima edizione del Globe Soccer - il meeting annuale dedicato agli operatori del calciomercato, alla presenza dei rappresentanti di leghe, federazioni, istituzioni e club - verranno assegnati vari premi. Tra gli altri: miglior giocatore e miglior giocatrice, miglior club maschile e femminile, miglior allenatore, miglior mercato, giocatore emergente e "player of the year" di TikTok.
Parola di Ibra
—Tra gli ospiti c'è Zlatan Ibrahimovic, che scalpita in attesa di tornare in campo a inizio 2023. E che si confessa insieme a Sergio Ramos. Tra provocazioni e risate, il carismatico goleador milanista apre il libro dei ricordi, ma guarda al futuro con sempre più passione. "I giovani che diventano forti da subito sono appannaggio di alcuni team importanti che hanno più soldi da spendere. Ma alla fine gli investimenti fanno crescere tutti. I club che non hanno soldi devono lavorare diversamente, in modo più intelligente. Usare giocatori di esperienza per far crescere i giovani. Poi, chiaro, se sei il Psg metti in piedi un Dream Team". Sul Mondiale: "Difficile non esserci in Qatar. Probabilmente guarderò tutte le partite. O forse guarderò me stesso allenarmi". A livello personale: "La passione è quella che ti manda avanti. Ho 41 anni, se non avessi passione non sopravvivrei. Tutto va veloce, io devo lavorare sempre duro, allenarmi, recuperare. Passione, passione, passione. Quando perdi la passione perdi la disciplina. Il mio vero ispiratore è Mohamed Alì, ma se dovessi scegliere un giocatore come modello direi Ronaldo il Femomeno, perché mi ha fatto appassionare al calcio". Ibra ricorda poi l'aneddoto del primo incontro con Fabio Capello: "Mi ha fatto grande, ma mi ha anche rotto… Quando sono arrivato alla Juve il primo giorno ero entusiasta di essere finalmente in una grande squadra. Vedo Capello e lo saluto 'Buongiorno Mister'. Lui sfogliava la Gazzetta dello Sport, e non alzò gli occhi e non mi rispose. E dopo 10 minuti ancora aspettavo… Ho imparato molto da lui, mi ha insegnato la disciplina". Ripensando alla sua lunga carriera: "Ho avuto la chance di giocare con e contro i migliori giocatori al mondo. Nei migliori club. Ho fatto di tutto per tirare fuori il meglio di me. Qualcuno dice che avrei potuto fare di più, ma quello che fatto ho fatto. Da piccolo ero competitivo? Certo. Perché essere solo bravo, se puoi essere il migliore?". A Sky, Ibra ha poi rilasciato alcune dichiarazioni sul suo Milan: "Siamo cresciuti, Maldini e Massara hanno fatto un gran lavoro. Crediamo allo scudetto e la Champions è aperta... lì non ci sono favoriti, devi star bene in quel momento".
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