Il primo successo nel 2003 in finale contro la Juve ai rigori, dopo aver eliminato l'Inter in semifinale. Il bis nel 2007 contro i Reds, vendicando Istanbul. Nel 2014 la prima coi Blancos, la numero 10 per il Madrid. E ora il poker che gli permette di staccare Paisley e Zidane

Domenica 25 febbraio 1990, Roma-Milan. Si gioca al Flaminio perché l'Olimpico è in ristrutturazione in vista del Mondiale di Italia '90. All'intervallo i rossoneri di Sacchi sono sopra 2-0: autogol di Tempestilli e rete di Van Basten. Gli ultrà giallorossi non la prendono bene. In campo arriva persino un lavandino! Il Principe Giannini prova a calmarli. Niente da fare. Arriva lui, Carletto Magno. Basta un gesto. Poco importa se indossa la maglia del Diavolo. Resta nel cuore dei romanisti. Ancelotti è stato anche questo. Rispettato e ammirato da chi ha saputo apprezzarlo, da giocatore prima e da allenatore poi.

Poker

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Ora è Carlo Re di Coppe. Oddio, lo era già prima. Ma adesso guarda tutti dall'alto in basso. Perché di Champions ne ha alzate quattro guidando Milan e Real dalla panchina. "Un grande campione" dice il figlio Davide. E lo pensano tutti. Ma vi rendete conto di quanto sia difficile vincere la Coppa dei Campioni? C'è chi ci prova da una vita. Lui le gioca, le allena. E le vince. E' il primo nella storia a fare poker. Ha staccato Bob Paisley, che col Liverpool ne ha conquistate tre (1977, 78 e 81), battendo proprio i Reds (per altro per la seconda volta, la prima col Diavolo ad Atene nel 2007) e Zinedine Zidane, che tra il 2016 e il 2018 fece tris col Madrid.

2003

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La prima volta non si scorda mai. Arriva nel Teatro dei Sogni, l'Old Trafford, ai rigori contro la Juve, che Ancelotti aveva guidato dal '99 al 2001, mai amato per il suo passato da giocatore rivale, cacciato nonostante i 144 punti in campionato ottenuti in due anni. Ancor più memorabile la semifinale, quella delle "Sette giornate di Milano". Due in più di quelle dell'insurrezione contro gli austriaci. Le semifinali del 7 e 13 maggio con l'Inter. Zero a zero all'andata, Sheva (quello del rigore dagli occhi di ghiaccio contro Buffon nella finale) che segna "in casa" dei nerazzurri nel recupero del primo tempo al ritorno. Inutile il pareggio di Olafemi Martins a 6' dalla fine. Grazie al gol in trasferta passa il Milan. Che nei quarti aveva fatto fuori l'Ajax con una zampata di Tomasson al 91' del match di ritorno. Tre giorni dopo l'estasi dell'Old Trafford Ancelotti vince pure la Coppa Italia a San Siro contro la Roma. Poi prende il microfono e intona: "Forza lotta, vincerai, non ti lasceremo maaaai", il coro della Sud a lui tanto caro.

2007

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Due anni dopo l'incubo di Istanbul, Carletto si prende la rivincita sui Reds ad Atene. Nel modo più dolce per i milanisti, perché firmata da Superpippo Inzaghi con una doppietta che li fa godere come non mai. Il Milan parte dai preliminari dopo essere scivolato al 4° posto per lo scandalo di Calciopoli ed elimina - segno del destino - la Stella Rossa. Sì, quella della nebbia di Belgrado che diede il via alla dinastia di Arrigo Sacchi e degli olandesi. Agli ottavi rischia col Celtic, che fa fuori solo ai supplementari. Nei quarti regola il Bayern Monaco e in semifinale elimina lo United ribaltando il 2-3 dell'andata con la partita perfetta a San Siro: 3-0 con reti di Kakà, Seedorf e Gilardino. La finale in terra greca è l'apoteosi di un gruppo che stava avvicinandosi al capolinea.

2014

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E' l'anno della "Decima". Dominante. In maniera quasi imbarazzante. Negli ottavi lo Schalke 04 viene spazzato via con un 9-2 complessivo. Nei quarti ne rifila 3 al Dortmund all'andata e dopo qualche brivido al ritorno (0-2), centra la semifinale. Dove spazza via il Bayern Monaco: 1-0 e 5-0. La finale si gioca allo stadio Da Luz di Lisbona. Ed è derby di Madrid. La rete di Godin al 36' sembra segnare il destino della sfida. Ma al 93' la capocciata di Sergio Ramos porta la finale ai supplementari. Dove i Blancos dilagano: Bale, Marcelo e Cristiano Ronaldo su rigore.

2022

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Arriviamo al 28 maggio, alla finale col Liverpool. L'ultima, ma solo in ordine cronologico. Quando batti - nell'ordine - Psg, Chelsea, Manchester City e Liverpool, cosa resta da dire? Solo che è il più grande di sempre. La più bella? Come dice sempre Tom Brady, il più grande giocatore di football (e non solo...) della storia, la più bella è sempre la prossima...

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