In carica tra il 2003 e il 2005, è stato inserito in extremis in quanto i reati contestati non sarebbero andati in prescrizione
La Procura spagnola ha presentato oggi la denuncia per il "caso Negreira" presso la Corte istruttoria di Barcellona. Il Pubblico Ministero, dopo diversi giorni di indagini, ha formalizzato l'accusa per il club catalano, Enríquez Negreira, Josep María Bartomeu, Oscar Grau, Albert Soler e Sandro Rosell. L'ex dirigente Rosell è stato inserito in extremis nella lista degli indagati, grazie all'interpretazione della normativa che dovrà essere poi analizzata in tribunale, riferita al fatto che i presunti reati di cui è accusato non sono andati in prescrizione.
corruzione
—Le accuse sono di corruzione. Il denaro che Negreira ha raccolto doveva "favorire il Barça nel processo decisionale degli arbitri nelle partite giocate dal club". Va ricordato che a seguito di un'ispezione da parte del Tesoro per pagamenti ricevuti da Negreira tra il 2016 e il 2018, su richiesta dell'Agenzia delle Entrate, il Barcellona ha consegnato 33 fatture con la causale "preparazione e invio di video tecnici al club" o "consulenza di video tecnici. Durante questo periodo, sono stati versati alla società "Dasnil 95 Sl" un totale di 1.685.142,8 euro, ma secondo "El Confidencial", i pagamenti totali alla società di Negreira dal 2001 sono stati di 6.659.488 euro, che coprirebbero i mandati di Gaspart, Laporta , Rosell e Bartomeu. Fin dall'inizio si è ipotizzato che la denuncia della Procura fosse strettamente correlata ai due anni oggetto del primo studio da parte dell'Agenzia delle Entrate (dal 2016 al 2018), per cui l'unico dei quattro gli ex presidenti indicati che sarebbe stato denunciato sarebbe stato Bartomeu. Il club, in quanto persona giuridica, potrebbe essere condannato con sanzioni che vanno dalla multa allo scioglimento se un giudice lo ritenesse colpevole.
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