Nei filmati recuperati dalle telecamere a circuito chiuso della discoteca si vede il brasiliano entrare nel bagno del privé da solo. Secondo la difesa dell'avvocato del calciatore il fatto che la donna lo abbia raggiunto in un secondo momento contraddirebbe le tesi accusatorie
La difesa di Dani Alves parte al contrattacco. Dopo essersi gettato da solo in un pozzo accusatorio rilasciando fino a 4 versioni differenti su quanto accaduto nella notte tra il 30 e il 31 dicembre alla discoteca Sutton di Barcellona, Dani Alves, in carcere da venerdì 20 gennaio accusato di violenza sessuale, sta cercando di recuperare terreno. Ha cambiato avvocato, passando dalla sua amica Miraida Puente Wilson a un noto principe del foro catalano, Cristobal Martell, e il secondo ha subito indirizzato la linea di difesa sul rapporto consenziente. Martell presentando un documento di 24 pagine ha chiesto la scarcerazione del suo assistito, e mentre il giudice riflette sulla concessione o meno, ha fatto trapelare alcuni dettagli della serata che andrebbero in favore di Dani Alves.
L'ENTRATA IN BAGNO
—Nei filmati recuperati dalle telecamere a circuito chiuso della discoteca si vede come Dani Alves entri nel bagno del privé da solo. La donna lo raggiunge dopo due minuti, dopo aver parlato con le amiche. A questo punto le testimonianze dei due protagonisti divergono: il calciatore sostiene che ci sia stato un rapporto consenziente, la donna dice di esser stata costretta con la forza.
PRESA CON LA FORZA
—Mentre Dani Alves si è più volte contraddetto nella sua esposizione la donna ha sempre ripetuto la stessa versione, secondo la quale lei non sapeva che dietro quella porta ci fosse un bagno e, soprattutto, una volta dentro di aver tentato di resistere al rapporto, consumato con violenza e contrariamente alla sua volontà. La difesa di Alves sostiene che il fatto che la donna sia entrata in bagno da sola contraddice le tesi accusatorie: “I video smontano in maniera radicale la versione della vittima”, fanno sapere dallo studio Martell. Resta da vedere cosa ne pensa il giudice. Per uscire dal carcere Alves si è detto disposto a farsi mettere un braccialetto tracciante, a consegnare i suoi due passaporti e a passare a firmare in commissariato anche tutti i giorni. Tutto questo perché gli inquirenti temono la possibilità di una fuga del calciatore.
DIVORZIO?
—Intanto fuori dal carcere s’inseguono le voci di una possibile rottura tra Joana Sanz, la modella delle Canarie moglie di Dani Alves, e l’ex calciatore del Barça. “Quando ci saranno novità sarò io a darle” ha detto la donna dopo che ieri in Spagna si era parlato apertamente di una sua richiesta di divorzio. La donna ha cancellato dal suo profilo Instagram buona parte delle immagini, ma non tutte, nelle quali era in compagnia del marito.
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