Il Tottenham ha un obbligo di riscatto a 35 milioni, ma se il club e lo svedese non raggiungessero le condizioni resterebbe solo un diritto di riscatto. E senza Paratici e forse Conte...

Per un McKennie che dovrebbe uscire dalla porta, occhio a Kulusevski che potrebbe rientrare a sorpresa dalla finestra. Qui casa Juventus, l’ultimo provvedimento a carico dell’ex direttore sportivo Fabio Paratici, ora al Tottenham, può pesare anche sul mercato bianconero e, dunque, sui conti. Tanto da poter intrecciare il destino dei due calciatori che arrivarono alla Continassa nell’estate del 2020, entrambi nell’idea del club di ringiovanire l’organico per il futuro.

KULUSEVSKI

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Ma se McKennie in queste stagioni è stato utilizzato in diverse zone del campo e alla fine si è sempre reso utile in qualche modo, Kulusevski alla Juve è durato solo un anno e mezzo senza lasciare il segno. Quando Paratici gli ha proposto di seguirlo al Tottenham non ci ha pensato due volte a trasferirsi in Premier League, da quel momento la cura Conte lo ha trasformato e riportato a ottimi livelli di rendimento. La proiezione sul futuro però è meno chiara e tutta da verificare. Il Tottenham ha un obbligo di riscatto a 35 milioni se lo svedese gioca almeno il 50% delle presenze disponibili in questa stagione e se centra la qualificazione alla prossima Champions League, un traguardo difficile da raggiungere. La parte B dell’accordo - quello del diritto di acquisizione a prescindere da presenze e risultati - sembrava decisamente più solido grazie alla presenza di Paratici, la cui posizione nel club per via dell’inibizione ora è più instabile. E se lui fosse costretto a lasciare? Senza l’ex dirigente bianconero e con la probabile uscita di scena di Conte - che ha "nostalgia di casa" - quei 35 milioni sono tutt’altro che garantiti alle casse della Juve, che sta velocizzando la cessione di McKennie in questa sessione.

McKennie

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Sul centrocampista statunitense ci sono diversi club inglesi e qualcuno della Bundesliga. La Juve lo aveva pescato dallo Schalke 04, lui in Germania saprebbe come muoversi. Ma il suo futuro sarà in Inghilterra: il Leeds adesso appare in vantaggio sulle altre perché intenzionato ad avvicinare la richiesta dei bianconeri (proprio su quei 35 milioni, tra parte fissa e variabile) e a far sentire importante il calciatore, che in quel contesto troverebbe anche un allenatore americano (Marsch). Se l'ipotesi Bournemouth scaldava poco il centrocampista della Juve e le tracce Aston Villa e Fulham non si sono evolute rispetto ai sondaggi iniziali al pari dell’abboccamento dell’Arsenal con gli agenti, il Leeds sembra aver messo la freccia sulla corsia di sorpasso per giungere dritto a destinazione per caricare a bordo il giocatore e inserirlo immediatamente nel proprio progetto. A quel punto McKennie e Kulusevski potrebbero affrontarsi da avversari, in Premier League, per l’ultima partita della stagione (il 28 maggio), consapevoli di essere gemelli di un destino che è ancora tutto da decifrare.

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