Rino La Forgia

Sono felice come molti per il ritorno del boemo per la sua quarta avventura rossonera, soprattutto perchè non avrei mai creduto ad un’ennesimo ritorno. E questo da’ merito a Canonico che con questa decisione a sorpresa ha risvegliato antichi entusiasmi. C’era e c’è solo da capire se questa scelta sia stata una sorta di mossa per scacciare via qualche diffidenza verso il patron o se effettivamente voglia fare le cose per bene, ed in tal caso saprà anche che il duo Pavone-Zeman avrà bisogno di carta bianca per tutta la durata della loro permanenza. Personalmente penso ed auspico la seconda ipotesi, considerando che se si lascia fare i benefici dal punto di vista economico sono evidenti, specie se le figure che comporranno la rosa non rappresenteranno dei semplici prestiti, così come sta avvenendo. Inutile ritornare alle valorizzazioni dei vari Signori fino agli Insigne.
Zeman dunque è tornato, ma è troppo presto per parlare di una nuova Zemanlandia, perchè bisogna dar tempo ai nostri ragazzotti per acquisire certi dettami. A differenza di molti ho seguito la campagna acquisti astenendomi da dare alcun giudizio perchè notoriamente il cast tecnico preferisce piuttosto degli sconosciuti a nomi altisonanti. E comunque anche i più conosciuti bisogna poi vedere che tipo di apporto potranno dare.
Nel frattempo il calcio che conta è iniziato con la prima giornata di campionato ed a mio avviso contro la neo promossa abbiamo rischiato abbastanza, tanto da dire che il punto guadagnato lo si accetta molto volentieri. Non sono affatto preoccupato, se non per le considerazioni che possono nascere da coloro che non conoscono le metodologie del tecnico. Si sa che Zeman notoriamente fa fatica a far carburare la propria squadra nelle prime giornate del torneo, a causa dei carichi di lavoro. Chi è attempato non potrà mai scordare un Foggia-Sorrento, prima di campionato, in cui perdemmo 1-0, contro una formazione che durante la stagione non vinse più una partita in trasferta e si collocò all’ultimo posto nella classifica finale. Un Foggia che in quella stessa stagione diede però filo da torcere nelle zone alte. Viviamola dunque serenamente e teniamoci ben stretti personaggi che hanno fatto conoscere il Foggia ben oltre i confini nazionali.
Chiaro che se sarà una nuova Zemanlandia bisognerà fare i dovuti ringraziamenti alla vecchia società ed in particolare a Marchionni, nonostante tutte le note difficoltà che ha avuto. Se si riaprirà un nuovo entusiasmante ciclo bisognerà dire grazie a questa gente, nonostante la povertà di gioco. Ma sempre i tifosi attempati ricorderanno come il Foggia che sfiorò l’Europa, in realtà nacque da un certo Caramanno.
La giostra è partita: buon divertimento e buona stagione. F.F.

Rino La Forgia

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