Una rivalità di lunga data è destinata a riaccendersi allo Stamford Bridge nel prossimo turno di Premier League. Gli Spurs faranno un breve viaggio attraverso la capitale inglese consapevoli di poter cementare la loro posizione in cima alla classifica. Ma anche il Chelsea potrebbe portarsi in vetta con una vittoria, visto che al momento si trovano a soli due punti dalla capolista e ci sarà molto per cui giocare come posta in palio, oltre alla foga di un derby. Gli scontri tra le due rivali londinesi sono stati tendenzialmente ardenti nel corso degli anni, con la “Battle on the Bridge”, “La battaglia del ponte” del 2016 destinata a vivere a lungo nella memoria calcistica inglese.
Azpilicueta ha figurato in quella gara, che ha visto il Chelsea infrangere i sogni da titolo del Tottenham e consegnare la corona al Leicester. Lo spagnolo spera in un risultato simile questo fine settimana, come ha detto al The Telegraph: “È uno di quei tipi di partite in cui di solito si sente un’atmosfera speciale al Bridge e prima di quella partita del 2016, stavamo attraversando una stagione terribile, stavamo anche perdendo 2-0 a metà tempo. Ma, nel secondo tempo, grazie all’elettricità dentro lo stadio, penso sia scattato qualcosa. Anche se non stavamo giocando nostri obiettivi di classifica, abbiamo lottato per non lasciare che il Tottenham vincesse il campionato. Ogni anno è diverso e abbiamo avuto un ottimo record contro di loro fino a due o tre stagioni fa, ma, si spera, possiamo continuare a batterli a Stamford Bridge.”
Azpilicueta ha aggiunto: “Cerchiamo sempre di essere il top team a Londra e vogliamo essere al top perché questo significa che siamo il numero 1. È per questo che combattiamo. Siamo in buona forma e, si spera, possiamo migliorare rispetto alla scorsa stagione e ora raggiungere livelli più alti”. Oltre a voler ottenere uno sugli Spurs come collettivo, al Chelsea verrà anche offerta un’altra opportunità per avere la meglio sul proprio ex allenatore Jose Mourinho. Azpilicueta però insiste sul fatto che che la presenza del portoghese sulla linea laterale non offrirà alcuna motivazione aggiuntiva ai Blues, poiché lo hanno affrontato in diverse occasioni nel recente passato: “Questo è il calcio. Penso che Jose abbia una grande storia al Chelsea, ma, dopo, il calcio va avanti “, ha aggiunto Azpilicueta. “Abbiamo giocato contro di lui quando era al Manchester United e ora è al Tottenham. Non cambia nulla”.