L’oligarca russo, patron dal 2003, avrebbe già ricevuto una prima offerta per i Blues
Roman Abramovich non è nella lista degli oligarchi russi sottoposti a sanzioni dal governo britannico per l’invasione dell’Ucraina voluta da Mosca. Eppure a Londra sono già cominciate le voci su una possibile cessione del Chelsea, il gioiello della corona che Abramovich ha comprato nel 2003 trasformandolo in una delle potenze del calcio mondiale. Il prezzo? Almeno 1,9 miliardi di euro.
I rumors
—Secondo l’agenzia Usa Bloomberg, il club di Stamford Bridge avrebbe già ricevuto un’offerta questo mese e sarebbe al centro dell’attenzione di investitori e fondi d’investimento. Se i Blues dovessero davvero cambiare proprietà, sarebbe un affare senza precedenti nel calcio europeo: sia per il costo, sia per le possibili sanzioni in cui la compravendita potrebbe avvenire. Abramovich, 55 anni, è stato argomento di una discussione parlamentare da quando la situazione in Ucraina è precipitata, col deputato Chris Bryant che ha detto in un discorso alla Casa dei Comuni che il governo di Boris Johnson non dovrebbe permettere all’oligarca di essere proprietario di un club in Inghilterra. Abramovich ha da tempo ridotto i legami col governo russo e ha spostato la sua residenza da Londra a Israele.
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