La squadra di Moyes supera 2-0 il Leeds di Bielsa e guarda l'Europa che conta. I Blues non si fermano e continuano a vincere, dominando il match con gli uomini di Ancelotti
Nei primi venti minuti di West Ham-Leeds succede di tutto. Gli uomini di Bielsa vanno in vantaggio al 6', ma l'arbitro annulla il gol di Bamford per fuorigioco. Al 21' sono i padroni di casa a conquistare un rigore. Dal dischetto ci va Lingard che si fa ipnotizzare da Meslier. Sulla ribattuta il numero undici è reattivo e la butta dentro: 1-0. Sette minuti più tardi arriva il raddoppio sugli sviluppi di un corner: Dawson trova il colpo di testa vincente. Prima del 45' gli Hammers colpiscono anche un palo, protagonista ancora il difensore inglese. Serata di legni, perché al 52' il tiro Pablo Fornals si stampa sulla traversa. Il Leeds non reagisce, all'Olympic Stadium finisce 2-0. Il West Ham reagisce dopo la sconfitta dello scorso weekend contro il City: sale a 48 (ha partita in meno) e si prende il quinto posto che vale l'accesso all'Europa League. La zona Champions è lontana solo due lunghezze. Il Leeds resta undicesimo con 35 punti.
Chelsea inarrestabile
—In pieno recupero, il piccolo Kanté – 1,68 centimetri di altezza -, di testa, sfiora il 3-0: è un’immagine che spiega bene come stia marciando il Chelsea nell’era Tuchel. Un cammino impressionante: otto vittorie e tre pareggi, dall’ottavo al quarto posto in Premier e la qualificazione ai quarti di Champions prenotata dopo l’1-0 in casa dell’Atletico Madrid. L’ennesima perla è il 2-0 sull’Everton, dominato in lungo e largo: successo importante in quello che aveva i connotati dello spareggio Champions. I Blues in questo momento sono inarrestabili e possono puntare più in alto: quattro punti di ritardo sul Manchester United e tre rispetto al Leicester, con dieci partite in canna, si possono recuperare.
Alonso
—Anche contro l’Everton, pur cambiando cinque giocatori rispetto all’1-0 sul Liverpool di quattro giorni fa, il Chelsea sfrutta il suo copione di movimento continuo, pressing alto, passaggi a ripetizione. L’Everton di Ancelotti, in difficoltà per le assenze di Doucouré e Rodriguez, viene sospinto verso la sua area. Fino a quando la diga di cinque uomini di fronte a Pickford tiene, i Toffees salvano la pelle, ma al 31’, al primo cedimento di Iwobi, sul fianco destro, il Chelsea passa. Alonso affonda la corsa e crossa, movimento di Havertz e tocco decisivo di Godfrey, che cerca l’anticipo, ma buca il suo portiere. Alonso, rilanciato dall’avvento di Tuchel dopo essere stato emarginato da Lampard, sfiora al 41’ il bis: Pickford c’è.
Jorginho
—In apertura di ripresa, l’Everton cerca di alzare la voce, anche se ancora una volta Alonso, su punizione, costringe Pickford a salvarsi in angolo. Un’accelerazione dei Toffees permette al 57’ a Richarlison di cercare il colpo dell’1-1, ma il brasiliano sbaglia. Il calcio non ha pietà di chi non sa sfruttare le buone occasioni. Al 64’ Pickford atterra Havertz ed è rigore: Jorginho, con il suo solito stile, spiazza il portiere dei Toffees, 2-0. I Blues sono imbattuti dal k.o. incassato a Leicester il 19 gennaio: impressionante il cambio di marcia con lo sbarco di Tuchel.
© RIPRODUZIONE RISERVATA