Cosa non ha funzionato per il portoghese al Metropolitano? Difficile a dirsi, perché i fattori sembrano molti. Dal rapporto complicato con Simeone a quello con il pubblico

Quando nel 2019 l’Atletico Madrid ha acquistato Joao Felix, i Colchoneros erano convinti di aver fatto davvero un affare. Certo, il portoghese era costato molto, 120 milioni di euro da versare al Benfica, praticamente tutti quelli guadagnati dalla cessione di Griezmann al Barcellona, ma insomma, il ragazzino sembrava valerli davvero tutti. Ma neanche quattro anni dopo, la storia ha detto altro. Joao Felix è attualmente un calciatore del Chelsea e potrebbe anche diventarlo a titolo definitivo se i Blues decideranno di riscattarlo a fine stagione. Cosa non ha funzionato al Metropolitano? Difficile a dirsi, perché i fattori sembrano molti. Dal rapporto complicato con Simeone a quello con il pubblico, come ha spiegato lo stesso calciatore a Eleven Sport.

Il rapporto con il Metropolitano

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“Sono stato tre anni e mezzo al Metropolitano e non mi hanno mai dedicato un coro, qui l’hanno fatto alla prima partita”, spiega Joao Felix, che evidentemente si è sentito molto ben accolto a Stamford Bridge. Che poi quel match sia finito con un rosso diretto e tre giornate di squalifica, beh, quello è un altro conto… Un’altra cosa che il lusitano sembra avere apprezzato è il cambio di allenatore e di mentalità. Il Chelsea di Potter non starà andando benissimo, ma i dettami del tecnico prevedono per i calciatori meno ristrettezze di quanto non succedesse all’Atletico Madrid, dove Simeone pretendeva costantemente il massimo dai suoi sia in fase offensiva che, soprattutto, durante quella difensiva.

Più libertà al Chelsea

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Dunque, a Londra Joao Felix sente di potersi esprimere meglio. “Ho molta più libertà per mettere in pratica il mio calcio e per essere al mio miglior livello possibile e aiutare la squadra”. E ogni riferimento al Cholo non sembra per nulla casuale. In una stagione in cui il Chelsea non è protagonista in Premier e nelle coppe nazionali, in cui i Blues sono stati eliminati immediatamente entrambe le volte da parte del Manchester City, rimane un solo obiettivo: l’Europa. E anche se l’andata degli ottavi ha visto la squadra di Potter perdere 1-0 in Germania contro il Borussia Dortmund, il portoghese è ottimista. “Il nostro obiettivo è al 100% vincere la Champions League”. E magari rimanere a Londra anche l’anno prossimo…

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