La classifica Cies nei 5 maggiori campionati. Nessuna squadra di Serie A nei primi 14 posti tra quelle che saltano di più l’uomo, Juve al 16° dopo il Torino...

Un tempo un grande calciatore lo notavi non soltanto per la sua capacità di andare in gol, ma anche da quella di incantare gli avversari e liberarsi sul campo a colpi di dribbling. Oggi è un po' diverso, il calcio è più potenza e meno eleganza, ma le belle giocate si lasciano ancora apprezzare. Uno studio dell'osservatorio Cies ha analizzato il gioco delle squadre dei cinque maggiori campionati europei, mettendoli in fila per quantità di dribbling. Non mancano le sorprese, anche se, come ci si poteva aspettare, in Serie A quest'ondeggiante palla al piede scarseggia.

Domina il Psg

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In testa a questa speciale classifica c'è il Psg di Neymar, con un tentativo di dribbling ogni 3 minuti e 58 secondi. E alle sue spalle c'è un'altra francese particolarmente in forma, il Lione, con uno ogni 4'07''. Stesso tempo, ma con più dribbling efficaci, della prima della Premier League: il Fulham, terzo in Europa. Appena quarto, ma in testa nella Liga, il Barcelona di Leo Messi, quinto il St. Etienne seguito dal Manchester City. La Bundesliga compare per la prima volta all'ottavo posto, con lo Stoccarda che anticipa di qualche secondo il Borussia Dortmund.

Sorpresa Cagliari

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E l'Italia? Per trovare una squadra di Serie A bisogna scorrere la classifica con il dito ancora per un po', fino al 15° posto, occupato a sorpresa dal Cagliari con un tentativo di dribbling ogni 4'52'', il 56,7% dei quali andati a buon fine. Sul secondo gradino di casa nostra c'è poi il Torino, uno ogni 4'53'', ma con un efficacia del 60,9%, e immediatamente dopo la Juventus, uno ogni 6'54'' ma con una percentuale di successo del 65,4, la più alta tra le prime venti in classifica dopo il 66,2 del Fulham.

Inter in fondo...

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Il Milan capolista? È 29°, un dribbling tentato ogni 5 minuti e 05, subito dietro al Sassuolo. E ancora prima ci sono tutte in fila dal 24° posto in poi, Roma, Atalanta e Napoli. Per trovare la grande rivale di questa stagione per lo scudetto occorre dotarsi di una certa pazienza e scorrere, scorrere, superare Udinese (32° posto), Crotone (45°), Fiorentina (47°), Parma (55°), Bologna (56°), Samp (68°), Lazio (71°), Genoa (73°) e Verona (76°), fino a trovare l'Inter, all'81° posto con un dribbling tentato ogni 6'49'' e una percentuale di successo del 55,1. Peggio in Italia solo Spezia e Benevento.

Le altre big

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Un occhio alle altre big. Il Manchester United è 19° (uno ogni 4'55''), seguito dal Liverpool (4'56''). Il Real Madrid appena 33° (5'17'') e il Bayern Monaco 53° (5'47''). Il dribbling ormai si fa solo quando è strettamente indispensabile, il gioco ubriacante e rischioso fa parte di un altro calcio.

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Un tempo un grande calciatore lo notavi non soltanto per la sua capacità di andare in gol, ma anche da quella di incantare gli avversari e liberarsi sul campo a colpi di dribbling. Oggi è un po' diverso, il calcio è più potenza e meno eleganza, ma le belle giocate si lasciano ancora apprezzare. Uno studio dell'osservatorio Cies ha analizzato il gioco delle squadre dei cinque maggiori campionati europei, mettendoli in fila per quantità di dribbling. Non mancano le sorprese, anche se, come ci si poteva aspettare, in Serie A quest'ondeggiante palla al piede scarseggia.

Domina il Psg

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In testa a questa speciale classifica c'è il Psg di Neymar, con un tentativo di dribbling ogni 3 minuti e 58 secondi. E alle sue spalle c'è un'altra francese particolarmente in forma, il Lione, con uno ogni 4'07''. Stesso tempo, ma con più dribbling efficaci, della prima della Premier League: il Fulham, terzo in Europa. Appena quarto, ma in testa nella Liga, il Barcelona di Leo Messi, quinto il St. Etienne seguito dal Manchester City. La Bundesliga compare per la prima volta all'ottavo posto, con lo Stoccarda che anticipa di qualche secondo il Borussia Dortmund.

Sorpresa Cagliari

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E l'Italia? Per trovare una squadra di Serie A bisogna scorrere la classifica con il dito ancora per un po', fino al 15° posto, occupato a sorpresa dal Cagliari con un tentativo di dribbling ogni 4'52'', il 56,7% dei quali andati a buon fine. Sul secondo gradino di casa nostra c'è poi il Torino, uno ogni 4'53'', ma con un efficacia del 60,9%, e immediatamente dopo la Juventus, uno ogni 6'54'' ma con una percentuale di successo del 65,4, la più alta tra le prime venti in classifica dopo il 66,2 del Fulham.

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Il Milan capolista? È 29°, un dribbling tentato ogni 5 minuti e 05, subito dietro al Sassuolo. E ancora prima ci sono tutte in fila dal 24° posto in poi, Roma, Atalanta e Napoli. Per trovare la grande rivale di questa stagione per lo scudetto occorre dotarsi di una certa pazienza e scorrere, scorrere, superare Udinese (32° posto), Crotone (45°), Fiorentina (47°), Parma (55°), Bologna (56°), Samp (68°), Lazio (71°), Genoa (73°) e Verona (76°), fino a trovare l'Inter, all'81° posto con un dribbling tentato ogni 6'49'' e una percentuale di successo del 55,1. Peggio in Italia solo Spezia e Benevento.

Le altre big

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Un occhio alle altre big. Il Manchester United è 19° (uno ogni 4'55''), seguito dal Liverpool (4'56''). Il Real Madrid appena 33° (5'17'') e il Bayern Monaco 53° (5'47''). Il dribbling ormai si fa solo quando è strettamente indispensabile, il gioco ubriacante e rischioso fa parte di un altro calcio.

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