E' serio l'infortunio del belga al tendine del ginocchio nella gara d'esordio in Premier League: ne ha dato notizia lo stesso Pep alla vigilia della sfida di Supercoppa Europea contro il Siviglia. Tornerà nel 2024
"L'infortunio di De Bruyne è serio": Pep Guardiola non ha fatto certo mistero della sua preoccupazione per il ko del centrocampista prima della gara di Supercoppa Europea del Manchester City contro il Siviglia. De Bruyne si era infortunato all'inizio della gara d'esordio in Premier contro il Burnley, a causa del riacutizzarsi di un vecchio problema che lo ha tormentato a lungo negli ultimi tempi. E già a fine gara il pessimismo del tecnico era apparso evidente. Oggi la conferma: il centrocampista del City potrebbe tornare in campo a inizio 2024. Dipenderà, adesso, dal tipo di percorso terapeutico che verrà intrapresa. Il giocatore sembra preferire un approccio di tipo conservativo, mentre lo staff sanitario della società vorrebbe optare per l'intervento chirurgico.
guardiola senza de bruyne
—"Potrebbe essere necessario un intervento chirurgico", ha sottolineato Guardiola parlando dell'infortunio. Secondo Pep, De Bruyne è "insostituibile", nonostante il tecnico abbia a disposizione talenti come Phil Foden e Julian Alvarez. "Kevin ha qualità specifiche. Perderlo per molto tempo è davvero dura per noi - le parole di Guardiola - Allo stesso tempo dobbiamo guardare avanti. Le capacità di Kevin sono insostituibili, ma abbiamo giocatori con talenti diversi. Però è una maledizione per De Bruyne questa cosa dell'infortunio".
lo sfogo di pep
—"Quando ero al Barça nella mia prima stagione da tecnico in precampionato ho avuto 25 giorni per prepararmi alla prima partita, contro lo Skonto Riga. Ora ti danno quattro giorni. E alla fine, guarda quanti legamenti crociati saltano...", si è sfogato Guardiola. "Ti fanno andare in Asia, negli Stati Uniti, si viaggia sempre, in campo la gente cade e si fa male. E continua a cadere e continuerà a cadere. Perché lo spettacolo deve continuare. E se Courtois non c'è, ce ne sarà un altro, e se Militao non c'è, allora un altro, o Kevin, beh, ce ne sarà un altro - ha aggiunto - Perché finisci la Champions League e i giocatori passano due settimane con le nazionali, e poi l'anno prossimo ci sarà il Mondiale per club negli Stati Uniti con 37 squadre. È troppo, ci si adatta ma così ci si allena pochissimo. Ma questa è una battaglia persa finché i giocatori non si alzeranno e diranno "non giochiamo". E ora - ha concluso riferendosi ai maxirecuperi - mettono più minuti, 110 o 112".