In molti hanno sottolineato quanto timore ci sia da parte dei calciatori nel dichiarare la propria omosessualità, persino ai propri compagni di squadra. Ma l'attaccante del Leeds Patrick Bamford non è assolutamente d'accordo al riguardo.
Quando si parla di omosessualità, soprattutto negli sport di squadra, si tocca un argomento delicato. E in molti hanno sottolineato quanto timore ci sia da parte dei colleghi nel dichiarare la propria omosessualità, invitando a non avere paura di dichiararsi. Ma non è così semplice. Un conto è rivelare una cosa del genere alla propria famiglia e agli amici, un altro è farlo pubblicamente. Già dirlo ai compagni di squadra non è assolutamente un gioco da ragazzi, considerando che persino uno come Philipp Lahm nel suo libro ha sconsigliato un'eventualità del genere, visto che le reazioni potrebbero essere dannose. Ma l'attaccante del Leeds Patrick Bamford non è assolutamente d'accordo al riguardo.
REAZIONI - Parlando in un documentario di Channel 4, il centravanti ha detto la sua sulla possibilità che un compagno di squadra decida di annunciare la sua omosessualità. "Immagino che se qualcuno dovesse fare coming out, la prima cosa sarebbe parlarne con il capitano della squadra. Il capitano poi radunerebbe tutti quanti e darebbe la notizia all'intera squadra. So che nel nostro spogliatoio non ci sarebbero reazioni particolari. E comunque non dovrebbe essere un problema. Io a un compagno di squadra direi di non preoccuparsi, che per lui ci sono sempre, di non pensare che fare coming out cambi qualcosa. Siamo ancora amici, non cambia nulla". Un commento, quello di Bamford, che certamente trova riscontro nella maggior parte dei calciatori.
I TIFOSI - L'attaccante del Leeds però un problema lo pone. Un conto è parlare ai compagni di squadra, che sono anche amici. Un altro è dover affrontare il giudizio delle persone che non si conoscono e soprattutto dei tifosi, che di certo sanno come non essere teneri... "Un calciatore gioca dentro a uno stadio e sicuramente la cosa di cui si preoccupa di più è la reazione dei tifosi. Penserà sicuramente 'mi canteranno qualcosa?'. Il che non dovrebbe accadere, ma il problema è che spesso alle partite c'è gente che ha bevuto un po' troppo e che potrebbe dire cose sbagliate". Bamford, comunque, è abbastanza positivo per il futuro. "Anche se non ci siamo ancora, ci avviciniamo al momento in cui queste cose verranno eliminate dal calcio". E, si spera, anche dalla vita di tutti i giorni.
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