Il tecnico del Tottenham dopo la sconfitta in casa dello Sporting Lisbona, la prima della stagione. Ora c'è il Leicester: "Chiudiamo con un successo prima della sosta. Se vogliamo competere in quattro tornei serve l'aiuto di tutti"
Lisbona è stata l’unica sconfitta di questo inizio di stagione del Tottenham. Antonio Conte però non vuole che i suoi la dimentichino, nemmeno ora che voltano pagina e mettono nel mirino il Leicester, l’ultimo avversario prima della sosta per le nazionali sabato alle 18.30 italiane nell’8° turno di Premier League. "Dobbiamo essere delusi, perché abbiamo perso una partita che potevamo vincere - spiega nel centro sportivo degli Spurs, periferia nord di Londra -. La nostra mentalità deve essere quella di vincere ogni partita: abbiamo fatto l’opposto perdendo, dobbiamo capire il perché".
Mentalità
—Il progresso continuo che Conte chiede al suo Tottenham, ancora imbattuto in campionato, è sia fisico che di mentalità. "Dobbiamo essere tutti arrabbiati per quello che è successo a Lisbona, anche se è un’esperienza importante - spiega -. Siamo in Champions adesso, abbiamo fatto passi avanti rispetto al passato ma ora dobbiamo dimostrare di valere il torneo più difficile del mondo". Sarà storia di ottobre, del doppio confronto con l’Eintracht Francoforte alla ripresa della stagione, un tour de force di 12 partite in poco più di un mese prima del Mondiale. Prima però Conte mette nel mirino il Leicester: "Per noi sarà importante chiudere con una vittoria, anche se credo che loro avranno la stessa idea. Sono ultimi in classifica, ma non credo sia uno specchio di quello che sono: sono un’ottima squadra, allenati da un manager che in passato ha vinto. Dovremo fare attenzione".
Turnover
—Anche per questo Conte sta pensando a qualche cambio, fedele alla linea che il turnover deve diventare parte integrante dell’essenza del Tottenham, se gli obiettivi devono essere importanti. "Non ci sono giocatori intoccabili - dice Conte, alzando la voce per rimarcare il concetto -. Se vogliamo continuare a giocare quattro competizioni con ambizioni, specialmente la Champions League che a differenza delle altre due coppe europee non ti permette di fare turnover, abbiamo bisogno sempre di giocatori pronti, con energia e al massimo della forma. Per questo dico che non ci sono giocatori intoccabili: lo faccio per aiutare i miei giocatori, per evitare infortuni e averli sempre al top. E per la squadra: il nostro obiettivo deve essere quello di vincere".
Bilancio
—Lisbona, quella sconfitta che ha fatto tanto arrabbiare Conte, è stato l’unico passo falso di questo inizio di stagione per il Tottenham. "Penso che finora abbiamo fatto bene - racconta l’allenatore degli Spurs -. Abbiamo pareggiato in trasferta col Chelsea e col West Ham, e può succedere. Col Chelsea siamo stati un pochino fortunati, lo ammetto. In Champions abbiamo vinto col Marsiglia e perso in casa dello Sporting, dove meritavamo di più. Per il modo in cui stiamo lavorando, per come stanno crescendo i nuovi e per il desiderio che vedo da parte di tutti di continuare a crescere sono soddisfatto. Dobbiamo però capire, soprattutto in Champions, che quando c’è la possibilità di far male all’avversario dobbiamo coglierla. È il passo successivo, la differenza che c’è tra una buona squadra e un top team: le grandi capiscono sempre quando è il momento di vincere. E ci riescono". Sarà la missione di Conte nel resto della stagione, assicurarsi che il Tottenham diventi una grande. Per ora nel mirino c’è il Leicester, la prima occasione in cui applicare la lezione imparata con lo Sporting.
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