Il tecnico degli Spurs ha il contratto in scadenza il prossimo giugno, ma non ha fretta: "Dovremo valutare i progressi fatti e capire dove saremo con il progetto"

Il futuro può attendere. Antonio Conte rinvia a fine stagione il discorso col Tottenham per un nuovo contratto, con quello attuale che scade il 30 giugno. “Penso che sia importante vedere cosa succede nel resto della stagione, capire se sia io che il club siamo soddisfatti dei progressi fatti - racconta dal centro sportivo degli Spurs, alla vigilia dell’ultima partita prima della pausa per il Mondiale -. A livello personale io devo sentire di meritarmi un nuovo contratto con questo club. Parleremo al momento giusto e prenderemo la decisione migliore”.

PROGETTO

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Una cosa Conte la mette in chiaro, ripetendo un concetto espresso più volte da quando, nell’ultimo mese, il suo contratto è diventato motivo di discussione praticamente in ogni conferenza stampa: alle condizioni giuste, se il club mostrerà a parole e soprattutto con i fatti di condividere le sue ambizioni vincenti, il tecnico italiano vorrebbe continuare quello che ha cominciato nel novembre 2021. “Il sogno di ogni allenatore, quando comincia un progetto con un club, è quello di portarlo avanti per molti anni, di rimanere a lungo in quella squadra e di poter crescere assieme ai suoi giocatori, migliorare con loro - dice -. Nel calcio moderno però per un allenatore è difficile rimanere a lungo nello stesso posto: a volte saltano fuori problemi dopo due o tre anni che spingono un tecnico ad andare altrove o una squadra ad esonerarlo. Da questo punto di vista, l’Inghilterra sta diventando come l’Italia: quando i risultati non sono buoni sono tutti pronti a cambiare”.

CONVERSAZIONE

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L’incontro col club sul contratto, quando accadrà, sarà un confronto onesto e aperto. Il Tottenham ha l’opzione per prolungare l’accordo di un altro anno, ma l’idea è che il patto con Conte sia più lungo e continui in quello che è stato fatto fino a questo momento. “Ci deve essere un solo obiettivo: migliorare il club sotto ogni aspetto, dentro e fuori dal campo, e trovare le soluzioni migliori in ogni situazione - spiega Antonio -. Fino a questo punto abbiamo lavorato con questa idea, quella di crescere e trovare il modo migliore per portare questo club a essere competitivo. So benissimo che non è facile, che tu puoi migliorare ma che possono farlo anche gli altri, che magari hanno più possibilità di te. Per questo sarà importante parlarsi in modo onesto, capire se siamo soddisfatti del lavoro fatto insieme nell’ultimo anno e in questa prima parte di stagione. E capire quali sono le nostre reali possibilità e ambizioni”.

GENNAIO

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Una conversazione che Conte avrà in tempi brevi con la dirigenza è invece quella per progettare il mercato di gennaio: sarà lì che il tecnico si aspetta che il Tottenham gli dimostri con i fatti che ha le sue stesse ambizioni, la sua stessa voglia di migliorare. “Sul mercato dipende sempre dalle possibilità del club, dalle sue ambizioni - spiega Conte -. Parleremo di sicuro, anche per avere una valutazione chiara di quello che è stata questa prima parte di stagione. Io ho visto tante cose positive, ma anche che infortuni e calendario ci hanno messo in difficoltà e che dobbiamo cercare di migliorare in situazioni come queste. Dovremo discutere col club e prendere la decisione migliore".

LEEDS

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Prima di pensare al futuro, nella testa di Conte c’è il presente, la partita di domani delle 16 italiane col Leeds al Tottenham Stadium. Gli Spurs hanno perso tre delle ultime 4 partite in Premier, arrivano dal k.o. col Nottingham Forest che li ha eliminati dalla Carabao Cup (risparmiando loro una partita nella settimana tra la finale del Mondiale e la ripresa della Premier): “Vogliamo finire nel miglior modo possibile, perché una vittoria ci permetterebbe di rimanere nelle prime quattro al termine della prima parte di stagione: se ci aggiungi la qualificazione agli ottavi di Champions League significa che hai fatto molto bene, nonostante tutto”. Conte vuole assicurarsi di poter fare ancora meglio in futuro. È per questo che, per ora, ogni discussione sul suo contratto è rimandata. A quando il Tottenham gli avrà dimostrato di avere la sua stessa idea in testa: lavorare per migliorare, per vincere.

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