Dopo l'infuocato 2-2 tra Chelsea e Tottenham i due tecnici, entrambi espulsi, provano a stemperare le polemiche
Tuchel mostra i muscoli e un sorriso quando entra in sala stampa. Conte parla di passione da mostrare e ride quando racconta l’esultanza di entrambi, prima di proporre una soluzione al confronto tra i due allenatori che ha reso incandescente il 2-2 tra Chelsea e Tottenham.
TUCHEL
—La versione del tecnico del Chelsea parla di animi accesi, "come un confronto tra due giocatori che in campo si scontrano. Per me non è un grande problema, quello che è successo fa parte del gioco, del calcio di Premier League. Non ho ancora parlato con Antonio, ma sono sicuro che non ha niente contro di me come io non ho niente contro di lui. Qui a Stamford Bridge le due panchine sono così vicine che è quasi normale succedano queste cose. Io mi sono divertito, penso anche lui". Il bersaglio del dopo partita di Tuchel non è Conte, ma l’arbitro Taylor, colpevole a suo dire di una partita disastrosa. "Forse è meglio che non alleni più il Chelsea perché tutti nel nostro spogliatoio pensano che lui abbia un problema con noi - dice -. I due gol del Tottenham erano da annullare, ha sbagliato tanto. Ma è possibile che la Var non lo aiuti? Sono certo che io sarò multato per quello che ho detto e squalificato per l’espulsione, mentre lui potrà arbitrare”.
CONTE
—Il tecnico del Tottenham prova a spostare l’attenzione sulla partita. "Penso ci siano immagini televisive che facciano capire bene cosa è successo alla fine. Io se vedo aggressività non resto calmo: rispondo con aggressività. E mi arrabbio. Penso che le esultanze facciano capire quanto queste partite fossero importanti, per le nostre squadre ma evidentemente anche per i due allenatori". Conte preferisce non commentare le accuse di Tuchel all’arbitro, ma qualcosa sull’espulsione finale se la lascia sfuggire: "Mi ha mostrato il cartellino rosso, ma lo ha fatto senza conoscere la dinamica di quello che è successo - dice -. Va bene così, devo accettarlo. Anche se sarebbe un peccato per entrambi saltare la prossima partita per questo episodio". Conte preferisce concentrarsi sulla partita, sul lavoro che deve fare col suo Tottenham ma sui progressi che ha visto rispetto a quelle 3 sconfitte in 12 giorni nella passata stagione che gli bruciano ancora perché "non sono abituato a perdere tre partite contro lo stesso tecnico - spiega -. Ho cercato di trasferire ai miei giocatori quella frustrazione, la mia passione per il mio lavoro. Penso che siamo migliori della passata stagione anche in questo e lo abbiamo dimostrato". Il prossimo Tottenham-Chelsea è da segnare in rosso sul calendario.
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