Dopo un supplizio di quasi tre ore per i pochissimi presenti in uno Zaccheria desolato, il Foggia riesce a spuntarla almeno ai rigori e a passare il primo turno di Coppa Italia. Unica buona notizia in una serata di noia assoluta. Nel secondo turno non ci sarà il derby: l’Audace Cerignola esce infatti sconfitto a Castellammare di Stabia (gol di D’Agostino al 12′) e saranno così le vespe ad attendere i satanelli al Menti.

L’atmosfera che accompagna l’ingresso in campo delle due squadre è quasi spettrale. Silenzio glaciale dalle tribune, per le curve parlano solo gli striscioni (eloquenti), esposti sugli spalti vuoti. Il duo Gallo-Lauriola, annunciato in giornata dal club, è in tribuna a guardare insieme la partita. In panchina va Gentile e in campo una riedizione del 4-3-1-2 di Taranto ma con una novità sostanziale: davanti a Schenetti per la prima volta dal 1′ minuto c’è la coppia Vuthaj-Ogunseye. Per il resto, out Petermann e dentro i due squalificati (in campionato) Malomo e Costa. Frigerio completa il trio di centrocampo e Garattoni è confermato sulla corsia di destra. Il Picerno invece è tradizionale nelle scelte: in Coppa dentro quasi solo le seconde linee; gli undici sono praticamente tutte riserve (compreso il portiere) tranne il centrale Garcia. C’è anche un ex: De Cristofaro, ex primavera rossonero.

La partita dice molto poco. Idee poche, emozioni pochissime, Ogunseye ci prova e si sbatte, Vuthaj si propone ma sempre a vuoto, Schenetti cincischia e Di Noia, come di consueto, resta un grande mistero. Il Picerno controlla e sortisce quando può. La cronaca è striminzita e si riduce a qualche episodio sui calci d’angolo (bravo Albertazzi a togliere dalla porta quello di Costa).

Il secondo tempo si ravviva con un paio di fiammate: Vuthaj è lesto al 1′ a eludere il fuorigioco ma la conclusione, un po’ difettosa, termina sul palo; poi, dopo un tiro di Costa su cui è pronto Albertazzi, è Raccichini a prodursi nel primo (difficile) intervento in rossonero alzando provvidenzialmente sulla traversa una velenosa conclusione di Liurni. Le novità dal campo finiscono qua. Quindi il Foggia cambia: Peschetola subentra a Schenetti e D’Ursi a Ogunseye; il risultato è un 4-3-3 che se non altro regala un po’ di ampiezza in manovra. Gli altri cambi a seguire saranno le uniche vere note su taccuino. Gentile rimette nella mischia Petermann ed è costretto a sostituire Malomo per un malanno muscolare (dentro il bulgaro Papazov); Longo invece butta in campo i titolari, compreso Reginaldo e la promessa Kouda. Solo all’89’ Vuthaj rompe la noia con la buona conclusione in area che trova un eccellente Albertazzi pronto a opporsi in angolo; sugli sviluppi è D’Ursi a spedirla a via Guido D’Orso da ottima posizione. Una vera disdetta per i pochi intimi presenti perchè l’errore spalanca la porta a tempi supplementari cui probabilmente nessuno (fra giocatori, staff e pubblico) avrebbe voluto presenziare. Peralta è il sesto cambio (consentito dall’extra-time) e si colloca come mezz’ala ma in campo il dominio del nulla prosegue imperterrito. Chi convince nel Foggia? Nessuno, tranne Raccichini (bravo ad anticipare Golfo nel finale del primo supplementare) e Peschetola (non si capisce perchè non abbia finora trovato più spazio; è ottimo l’assist per Vuthaj, di poco alto al 7′ del 2° t.s.).

E così si arriva alla lotteria dei rigori. Tirati tutti in fotocopia, all’angolino. Solo Garcia, all’ultimo della serie di 5, forse stufo della serata, decide di tirare debole e male fra le mani di Raccichini. I rossoneri esultano, il pubblico proprio non se la sente. Sullo sfondo la convinzione che Gallo e Lauriola avranno tanto da fare. Domani è un altro giorno.

Giancarlo Pugliese

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IL TABELLINO

Foggia (4-3-1-2): Raccichini, Garattoni, Malomo (76′ Papazov), Di Pasquale, Costa, Frigerio (71′ Chierico), Di Noia (1’t.s. Peralta), Odjer (71′ Petermann), Schenetti (56′ Peschetola), Ogunseye (56′ D’Ursi), Vuthaj. Allenatore: Gentile.

Picerno (4-3-3): Albertazzi, Finizio, Allegretto, Garcia, Pagliai (3’t.s. Monti), De Cristofaro (79′ Kouda), De Ciancio (69′ Dettori), Liurni (79′ Pitarresi), Santarcangelo (61′ Golfo), Gerardi (69′ Reginaldo), D’Angelo. Allenatore: Longo.

Arbitro: Pezzopane (L’Aquila)

Note: 600 spettatori paganti.

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