COSI’ NON VA
Ci ho messo un pò di tempo prima che potessi esternare delle riflessioni, evitando dunque pensieri istintivi. Vuoi dare addosso a chi è sceso in campo? Sì, però fa a cazzotti con il …grazie, siete andati oltre l’obiettivo della semplice salvezza. L’idea era che poichè anche “grazie” alle diatribe Felleca-Pintus ci sono state spaccature tra tifosi, avrei voluto evitare ulteriori divisioni, quantomeno a livello di pensiero.
Poi però la partita in cui tutti hanno un’unità di intenti…che è quella di battere la Bari, ti condiziona eccome. A ciò aggiungi che il cambio ai vertici societari ed il fatto che non c’erano problemi di classifica, avrebbero dovuto consentire la testa sgombra almeno a livello mentale. E invece…?
Invece, in quella che era la partita dell’anno purtroppo non scendono in campo le rispettive tifoserie, ma due squadre con un divario enorme, sia da un punto di vista tecnico (e si sapeva), ma sia da un punto di vista caratteriale (questo lo si sapeva meno). L’abbiamo visto ultimamente ad Avellino e contro la Ternana. Ai galletti poi bisogna fare tanto di cappello, poichè prima del fischio d’inizio avevano preparato bene la gara, forti appunto del tasso tecnico e considerando un Foggia che oltre a fare una fatica immane a collezionare azioni da rete (4 gol solo nelle ultime 10 giornate, credo), ultimamente proponeva orrori anche in fase difensiva (non parliamo poi in fase di costruzione dal basso. Lo fai proprio con gli squadroni, con i piedi che ci ritroviamo?). Tant’è che Carrera proponeva una formazione ultra offensiva con un Antenucci a giostrare dietro le punte. E sin dai primi minuti qualche grattacapo l’avevamo già intravisto, ma tutto sommato reggevamo. Poi l’espulsione barese con una squadra fortemente squilibrata e con un uomo in meno. Situazione dunque più che favorevole per noi. Da lì però nasceva il capolavoro barese. Poichè quello che avrebbe dovuto fare il Foggia, quantomeno a livello di intenzioni, lo ha fatto il Bari. Alzi la mano chi si è accorto della superiorità numerica, alzi la mano chi ha conteggiato qualche azione da rete (e non ci si attacchi ad un presunto rigore per noi, poichè sarebbe come mettersi il prosciutto sugli occhi). Il Bari ha meritato e se la gara fosse continuata era più probabile il raddoppio semmai. Noi invece siamo stati lì a guardare consegnandoci agli avversari senza alcun impeto d’orgoglio. Certo le giustificazioni ci sono, relativamente ai già citati limiti tecnici evidenti, così come una forma fisica che appare altrettanto evidente nella sua precarietà. Ma tutto ciò giustifica ciò che abbiamo visto?
A questi ragazzi era doveroso dire grazie perchè siamo arrivati dove non pensavamo, ma non possiamo neppure non considerare un torneo mediocre che ci tiene a galla, dove dopo 4 sconfitte iniziali hai il tempo di cavalcare sino ad arrivare alle prime in classifica, così come 4 sconfitte ti stanno permettendo ancora di stare lì dove sei.
La differenza tra Bari e Foggia? Che loro volevano regalare alla tifoseria questa partita, poichè al massimo in termini di classifica, oltre una posizione ideale nella griglia play, altro non possono chiedere. In sintesi il Bari ha fatto la parte del Foggia come nella partita di andata e nonostante già allora il tasso tecnico fosse evidente. Anzì, all’epoca partimmo con tutti i problemi di cui sappiamo e con ragazzi raccattati qua e là all’ultimo momento. Quando eravamo una “Y”, insomma. Un Bari dai grandi nomi, ma anche affamato.
Fare una pagella sui nostri non è proprio il caso, ma certo è che se quei pochi che alzano il livello tecnico non erano in forma, è colpa del mister, caso contrario non comprendo come a qualcuno in particolare non gli sia dato parere positivo per cambiare casacca a Gennaio (Rocca su tutti. A mio avviso il migliore dei rossoneri fino a qualche tempo fa). Archiviato il tutto il cammino dunque prosegue dopo 0 punti in quest’ultimo trittico di partite, però se pensiamo che d’ora in poi gli avversari si consegnano facilmente siamo degli illusi, specie se non risolviamo certi problemi.
Tutto negativo? No. Perchè ci sono anche novità liete. Finalmente il Foggia ha un’unico proprietario, anzi proprietaria, che per il Foggia è un’autentica novità che speriamo di ricordare nel corso degli anni a venire come un qualcosa di positivo. A lei possiamo solo dare dei consigli. Possiamo solo dirle che questa squadra a tutt’oggi non ha avuto la vicinanza della società, anche e solo per essere bacchettata quando ce n’era bisogno, ma anche per tranquillizzarla. A lei rammentiamo che dal momento in cui la salvezza a breve sarà acquisita, avrà tanto tempo per programmare le cose in tempo più che utile per affrontare nella dovuta maniera il futuro. A lei chiediamo di non buttare alle ortiche questa possibilità. F.F.
Rino La Forgia