Tra chi apre gli stadi e chi li chiude - parzialmente o del tutto - ecco come gli altri paesi stanno affrontando la delicata situazione pandemica
Inghilterra
—Negli stadi inglesi non c’è limitazione di capienza. Gli spettatori devono però essere muniti della certificazione di avvenuta vaccinazione (simile al green pass) o devono esibire un test antigenico negativo effettuato nelle 48 ore precedenti all’evento. Prima di recarsi allo stadio devono registrarsi sul sito web del proprio club. Il giorno della partita i controlli sono effettuati a campione e non in maniera sistematica. La mascherina è obbligatoria nelle aree chiuse degli impianti.
Spagna
—Dopo diversi mesi con la capienza al 100% il 29 dicembre il Ministero della Sanità spagnolo ha ridotto l’affluenza degli impianti all’aperto al 75% (e dei palazzetti al 50%). Col nuovo anno dunque per colpa dell’impennata di contagi che ha travolto la Spagna la Liga è tornata indietro tagliando di un 25% le presenze sugli spalti. Vediamo quanto durerà, perché la variante Omicron continua a viaggiare indisturbata per il Paese e non è detto che l’affluenza del calcio sia ridotta ulteriormente.
Francia
—Massimo cinquemila persone, anche negli stadi francesi. Per adesso resta in vigore la linea dura contro l’ondata di contagi che sta colpendo anche la Francia. Nell’ambito dell’iter di approvazione del nuovo super green pass, è stato però adottato dai deputati un emendamento che permette un accesso in proporzione alla capacità dello stadio in questione. Da domani, la legge relativa passera pertanto al vaglio dei senatori per portare avanti il suo percorso.
Germania
—Germania a porte chiuse, a partire dallo scorso 28 dicembre. Anche il nuovo cancelliere Olaf Scholz si è comportato come Angela Merkel e già prima di Natale aveva annunciato la misura. La misura vale per tutte le regioni, ma già prima della scelta governativa, alcuni presidenti regionali avevano chiuso gli impianti. La Bundesliga è ripresa proprio in questo fine settimana. La misura vale per tutti gli eventi sportivi, spettacoli culturali, concerti e altri grandi eventi pubblici.
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