Serata... conciliante per il portoghese.
Lo United si consola nelle notti di Europa League. Certamente un 3-0 contro lo Sheriff e il secondo posto nel gruppo non è esattamente un punto di partenza che possa far ambire a chi sa quali cambiamenti di prospettiva ma è pur sempre un segnale confortante. Se poi alla vittoria fa il paio anche il ritorno al gol di Cristiano Ronaldo dopo le polemiche delle scorse settimane, il panorama diventa meno fosco
RONALDO
—Il gol di Ronaldo era nell'aria dopo la pace con il gruppo e il pubblico. Il fuoriclasse portoghese è entrato in campo con serenità e anche il linguaggio del corpo lasciava trasparire una certa disponibilità verso i compagni e l'ambiente. Una strizzata d'occhio alla telecamera, un pollice in su per le giocate di Lisando Martinez e persino la concessione, evento rarissimo, di un calcio di punizione ad Eriksen hanno sancito la pace e i titoli di coda sulla telenovela. E quando il portoghese a nove minuti dal termine ha ritrovato il gol. dall'Old Trafford si sono sentiti molti più "siuu" che fischi. Del resto, per i tifosi dello United e per chiunque ami il calcio, serve un discreto coraggio per fischiare un calciatore che comunque quando scende in campo spesso lascia il segno.
AVANTI
—Sebbene il gol non garantisca la presenza di CR7 nella sfida di campionato con il West Ham dal 1' si chiude comunque una pagina. E tutto è tornato più o meno alla normalità. Che Ronaldo trovi la via del gol, del resto, non fa notizia. Concetto sottolineato anche da Scholes ai microfoni di BT Sports. "Credo che il caso possa dirsi risolto e che l'allenatore l'abbia affrontato molto bene, rispondendo a tutte le domande del caso e gestendo il rientro di Ronaldo un base al suo rendimento. É andato tutto come doveva, Cristiano si è messo a disposizione, ha lavorato con il gruppo si è conquistato il posto in squadra e ha segnato. Tutto il resto è passato. Adesso è necessario non disperdere l'eredità di questa partita".
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