La copertina del settimanale in edicola domani dedicata al portoghese. Ma ci sono anche un’inchiesta sui baby talenti del nostro calcio, con un’intervista a Udogie, un’esclusiva con Luminosa Bogliolo e un viaggio nella nuova Aprilia

E’ stata una delle “storie” del mondiale in Qatar: le lacrime e l’uscita di scena di Cristiano Ronaldo dopo l’eliminazione nei quarti di finale sono emblematiche della carriera di un atleta che ha trasformato uno sport di squadra in uno sport individuale. Anche perché quella contro il Marocco rischia di essere stata la sua ultima vera partita al livello che ritiene suo, cioè il più alto. E non potrebbe essere diversamente per un calciatore che, al di là del proprio ego, ha vinto 5 Palloni d’oro. Perciò Sportweek che troverete in edicola domani (al prezzo complessivo di 2 euro insieme alla Gazzetta dello Sport) ha dedicato la copertina a CR7, anche per provare a capire quale sarà il suo futuro: se accetterà le ricchissime offerte arabe, se si ostinerà a cercare una squadra da Champions o se alle soglie dei 38 anni deciderà di lasciare il calcio giocato. Certo è che in questo particolare momento della sua carriera il campione portoghese sconta una solitudine che è la conseguenza di uno stile di vita e di gioco che lo ha portato col tempo a non voler essere al centro del progetto, ma al di sopra. Dura alla sua età trovare un top club disposto ad accettare certe condizioni.

I TALENTI DI DOMANI

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Intanto le nuove leve incalzano, anche se all’estero più che in Italia. Vecchio vizio del nostro calcio, che non dà sufficiente spazio ai giovani. Con un’approfondita inchiesta (abbiamo sentito 9 specialisti) proviamo a capire il perché di un fenomeno che in definitiva ci è costato la seconda qualificazione mondiale di fila e quale può essere la ricetta per risollevarci pur a fronte di dati drammatici. Uno su tutti: i calciatori cresciuti nei nostri vivai hanno giocato solo il 5,2% dei minuti in questo campionato, contro il 16,2 della Bundesliga, il 15,9 della Liga, il 12,6 della Ligue1 e l’11,8 della Premier. Eppure i prospetti, da Miretti a Volpato e Scalvini, non mancano e ve li presentiamo uno ad uno, 20 under 20 italiani che spesso sono costretti ad emigrare per trovare spazio. Abbiamo anche intervistato il più promettente, Destiny Udogie, l’esterno dell’Udinese già acquistato dal Tottenham di Conte e in attesa di una chiamata di Mancini: “Nelle Under lo hanno sempre fatto, quindi, sì, mi aspetto che lo faccia anche la Nazionale maggiore”.

OSTACOLI

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Un’esclusiva, anche fotografica, con l’ostacolista Luminosa Bogliolo, le tappe della Coppa del mondo di sci a Campiglio e in Alta Badia e un “viaggio” nella nuova scuderia dell’Aprilia sono gli altri servizi che troverete domani sempre sul nostro magazine. Che con una sezione moda particolarmente ricca e i nostri consigli per i regali da fare a Natale, vi propone nel trentennale della morte un ricordo del grande giornalista sportivo Gianni Brera attraverso i suoi celebri neologismi. Buona lettura.

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