Crouch

Era il 2011 e il Tottenham sfidava il Real Madrid al Santiago Bernabeu. I blancos vincono e decisivo fu, al fine di indirizzare il match, il cartellino rosso ricevuto da Peter Crouch, all’epoca bomber degli Spurs, per un intervento che gli costò il secondo giallo e l’uscita dal campo. Proprio l’ex centravanti inglese ha ricordato nel corso del podcast From The Horses Mouth la sua frustrazione per quella che definì una simulazione che portò alla sua cacciata dal terreno di gioco.

Crouch: “Volevo prendere a calci Marcelo per la simulazione”

Crouch Marcelo (getty images)

“Lo spogliatoio è sotto lo stadio e ci sono file su file di tifosi quindi puoi sentirli molto bene. Sono sceso nello spogliatoio con un asciugamano sopra la testa e sentivo un gol dopo l’altro e pensavo: ìè tutto dipeso da meì”. In questo modo Crouch racconta gli attimi successivi alla sua espulsione nel match dei quarti di finale di Champions League del 2011 contro il Real Madrid. Un cartellino rosso che permise poi ai blancos di dilagare fino al 4-0 finale. Tutto, per un secondo giallo ricevuto per un fallo, o presunto tale, su Marcelo: “Il primo cartellino ci stava. Era per un contrasto con Sergio Ramos. Ma il secondo… No. Il secondo è colpa di Marcelo. Non l’ho neppure sfiorato e lui ha fatto un volo in aria incredibile. Poi ha rotolato e quando l’arbitro di ha ammonito per la seconda volta e poi espulso ha saltato di gioia esultando. Non ho mai voluto prendere a calci così forte qualcuno come Marcelo. Sono stato ingenuo a farmi prendere in quella situazione”.

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