Questo pomeriggio si è tenuta nella Sala Conferenze Antonio Fesce dello Stadio Zaccheria, la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore del Foggia Calcio, Mirko Cudini. Assente il patron e presidente Nicola Canonico, in rappresentanza della società hanno presenziato il D.G. Milillo e il D.S. Belviso (reintegrato dopo l’esonero di un anno fa). Nel corso della conferenza hanno fatto irruzione pacifica una ventina di ultras, che hanno chiesto a gran voce chiarezza nei programmi e coerenza alla proprietà.
D.G. MILILLO SU INIZIO NUOVA STAGIONE – «Con questa conferenza diamo il via alla nuova stagione sportiva. Siamo qui riuniti per presentare sia Emanuele Belviso, un ritorno, il nostro direttore sportivo e mister Mirko Cudini e il suo staff. Perché la scelta è caduta su Cudini per competenza, entusiasmo che ci ha trasmesso nell’avere un colloquio con lui e per la cultura del lavoro. Ha già vinto campionati dilettantistici e non non è mai facile vincere. In C ha dimostrato buon gioco e valorizzazione dei giovani con miglioramenti esponenziali. Il compito della dirigenza quest’anno è un equilibrio economico finanziario da portare avanti. Ieri si è presentato un solo giocatore al raduno. Bugia. Ci sono state solo le visite mediche».
D.G. MILILLO SU RITIRO E ROSA – «Il 31 di luglio partiamo in ritiro e vi resteremo sino all’11 agosto. Ci sarà la partita di Tim Cup contro il Catanzaro sabato 5 agosto alle ore 18 a Vibo Valentia. Dopo di che ci sarà un programma di equilibrio finanziario che sarà portato avanti con giovani di valore e qualche calciatore di esperienza. Abbiamo Garattoni, Rizzo, Di Noia, Schenetti, Beretta, Peralta che sono ancora nostri tesserati. Di Pasquale e Petermann, invece, ci hanno chiesto di andare via».
ALL. CUDINI SI PRESENTA – «Innanzitutto la mia presenza qua è nata da una decisione societaria. Ringrazio per la fiducia data al sottoscritto e allo staff. La mia presenza la dice lunga sul mio grande entusiasmo. Capisco i tifosi, capisco l’ambiente, ma alle volte bisogna anche azzerare e ripartire. Questo, però, non è un punto zero ma un punto di ripartenza, ringiovanendo un po’ la squadra, che resta un organico di valore. Foggia, per quanto mi riguarda, è una grossissima occasione. Ci permette, mi auguro, di esprimere quelle che sono le nostre idee e ci veniamo (con lo staff nda) con grossa fiducia. Poi sarà il campo a giudicare. Bisogna portare tutto questo scetticismo a diventare a favore nostro con le prestazioni in campo».
CUDINI SUL RICORSO PER LA B – «Con il presidente abbiamo buttato le basi su diversi argomenti, anche quest’, ma dobbiamo essere realisti e in questo momento la realtà dice che il Foggia è iscritto in Lega Pro. Abbiamo cominciato a costruire un Foggia per la Lega Pro, poi se ci sarà qualcosa di diverso la società si farà trovare pronta. Dobbiamo costruire una squadra importante, che sappia far divertire e che abbia un’identità certa».
CUDINI SUI TEMPI RISTRETTI PER LA PREPARAZIONE – «La notizia della partita il 5 agosto non ci avvantaggia ma è arrivata ieri. Il nostro lavoro vive anche di questi imprevisti. Bisogna essere bravi a cambiare programma. Siamo in ritardo ma di una settimana forse, non di più. Questo gap dobbiamo essere bravi a colmarlo strada facendo, dal 31 in poiquando inizieremo il ritiro».
MILILLO SU EQUILIBRIO ECONOMICO – RIDIMENSIONAMENTO – «State dando dei giudizi senza conoscere il profilo dei calciatori che si stanno per portare a Foggia. Non esiste nessuna squadra al mondo che appena partita la stagione é già al 100%. Rizzo, Garattoni, Beretta, Peralta, Frigerio… non sono “zero”. Dobbiamo solo sostituire i ragazzi per cui sono scaduti i prestiti e rinforzare l’organico con calciatori giovani e di valore, che ci permetteranno di fare un campionato dignitoso. Poi se un calciatore è scontento e ci chiederà di andar via, per un motivo qualsiasi, devo prendere atto di questa decisione. Preferisco avere un calciatore tecnicamente inferiore a chi è andato via, ma che abbia voglia di mettersi in discussione e lavorare. Stiamo cercando di portare qui giocatori di un certo valore. Frigerio? Ce lo stanno chiedendo tutti, anche società blasonate».
MILILLO SUL RITARDO NELLA SCELTA DEL TECNICO – «Il silenzio della società? Amiamo fare i fatti e non viviamo di apparenze. I ritardi? Ci sono state valutazioni, abbiamo contattato tecnici che non ci hanno convinto. Cudini ci ha dato quella scossa e quell’entusiasmo che ci ha fatto preferire puntare su di lui. Le scelte devono essere ponderate bene».
MILILLO SUL MERCATO – «Si sta lavorando in silenzio. Molte scelte non vanno sbandierate ai quattro venti, altrimenti altre società ci soffiano i giocatori».
BELVISO SUL NUOVO FOGGIA – «Sono quindici giorni che sto lavorando. Tanti di quei profili di giocatori che ho contattato sono pronti nella mia lista, ma bisognava prima annunciare l’allenatore. E’ con lui che dobbiamo lavorare in sintonia. L’anno scorso Frigerio, Leo, Iacoponi sono stati i giovani più bravi della categoria e li ha portati il sottoscritto. Tante squadre ci chiedono i nostri calciatori ma adesso sono del Foggia e se non ci saranno i presupposti per la cessione resteranno a Foggia. Abbiamo una base importante e stiamo lavorando per trovare giovani importanti. Ci sono. Stiamo già lavorando. Non abbiamo ancora completato la squadra, giustamente c’è tanto ritardo, ma vi assicuro che non ci siamo mai fermati. A breve annunceremo alcuni nuovi calciatori. Ci tengo a precisare che non è facile oggi convincere un giocatore a venire a Foggia per tutti gli episodi che sono successi. Per convincerli ci vuole un po’ di tempo».
BELVISO SU NUOVO MODULO – «Con l’arrivo di Cudini cambia il modulo. Si parte con il 4-3-3 e bisogna trovare dei profili adatti per questo modulo. Si sta lavorando sotto traccia, ma continuamente. Col mister siamo in sintonia e a breve annunceremo l’arrivo di qualche nuovo calciatore».
MILILLO SU MODULO – «Garattoni e Frigerio sono due calciatori del Foggia e restano con noi a meno di proposte indecenti. E comunque se andranno via saranno sostituiti. Entrambi saranno presenti in ritiro come tutti gli altri».
CUDINI SUL MODULO – «Il mio modulo è il 4-3-3, l’ho portato avanti diversi anni con buoni risultati. Molti dei giocatori che abbiamo in rosa possono adattarsi a questo cambiamento. Chi viene a Foggia deve anche sposare il progetto Foggia. Deve avere stimoli per affrontare questa stagione. Garattoni, Frigerio e altri sono giocatori importanti, hanno dimostrato di saper fare bene e mi auguro che trascinino il resto dei compagni».
MILILLO SULLE AMBIZIONI – «Il presidente è stato chiaro. Ha dichiarato che non ci possiamo permettere una corazzata tipo il Catanzaro dell’anno scorso o il Bari di due anni fa Non è nelle condizioni di costruire una squadra del genere. E’ stato anche disponibile a vendere le quote societarie ma di proposte serie non ne sono arrivate ad oggi. Solo una, ma non è stata presa in considerazione perché secondo lui non era neanche una proposta. Il progetto è improntato sui giovani di valore e su ragazzi di una certa esperienza. Poi sarà il mister con il suo lavoro a trarre il meglio da ognuno di loro».
BELVISO SU DIFFICOLTA’ BUDGET E IMPOSSIBILITA’ DI PROPORRE BIENNALI – «Il problema è questo. L’anno scorso sono stati fatti tanti biennali, quest’anno puntiamo a valorizzare, a prestiti importanti. A volte il calciatore lo devi convincere anche con un biennale, e se non puoi, allora devi trovare altre condizioni. Scadenza per scadenza il calciatore preferisce finire il contratto nel suo club di appartenenza. Mi è difficile fare mercato in questa maniera, ma ho molta fiducia. Ho parlato con la proprietà e il tecnico, dobbiamo avere un po’ di pazienza. Oggi è il gioco dell’attesa. Ho fiducia perché sono in una piazza importante».
MILILLO SU RITIRO – «Abbiamo due sedi in lizza. Con il mister andremo a visitarle e decideremo entro domani».
CUDINI SU SQUADRA – «Ho chiesto le caratteristiche dei giocatori per ogni ruolo poi sta a noi lavorare. Non ho chiesto garanzie ma calciatori utili al progetto. Delio Rossi? Ho vinto un campionato con il mister. E’ stato un mio modello di ispirazione nella fase offensiva, al di là delle esperienze che maturano poi strada facendo. Il 4-3-3 è frutto della sua conoscenza. L’ho sentito per fargli i complimenti qualche tempo fa e ci siamo sentiti poco fa. Gli faccio i complimenti per quello che ha fatto anche se non è arrivato il risultato che tutti si aspettavano».
CUDINI SU CANONICO – «Qui si parla molto della figura del presidente che per tanti forse è una figura particolare. E’ la prima volta che ho modo di lavorarci. Finora non posso che parlarne bene. Sono curioso di conoscerlo a fondo».
CUDINI SU FILOSOFIA DI GIOCO E SULLA FINALE COL LECCO DA SPETTATORE – «Il mio modo di pensare è offensivo. Mi piace comandare il gioco, fare la partita e non aspettarla, non attenderla. Il pensiero da trasmettere è proporre gioco, far divertire, creare occasioni. Fare anche la fase di non possesso però sarà importante, perché in campo bisogna avere equilibrio. Sulla finale col Lecco? Ci sono tante idee. Il rammarico più grande è aver avuto contro degli episodi che fanno recriminare, ma la squadra ha fatto il massimo. Alla lunga, la gestione della partita di andata in casa poteva far sì che si andasse al ritorno in una posizione diversa. C’è poco da recriminare sugli arbitri, sì ci sono stati episodi ma ognuno ha la sua interpretazione. Il rammarico più grande è per una realtà come Foggia che meritava la vittoria finale».
MILILLO SUL RIDIMENSIONAMENTO – «Il campionato scorso è stato fatto qualcosa di grandioso. Sfido chiunque a dire che avrebbe creduto di andare in finale. C’è stato un lavoraccio della squadra invisibile perché qualcuno pensa che il risultato sia solo la risultante della domenica. Si sono mantenuti i programmi iniziali. Poi sapete tutti quanti perché il Calcio Foggia non si trova in Serie B. Sicuramente sulla carta adesso sembra un ridimensionamento, poi sarà il campo a dire se sarà stato un ridimensionamento vero o qualcosa di più fattibile. Vedremo un po’ cosa riusciremo a fare. Vi posso dire che il presidente è stato anche un po’ abbandonato da parte di qualche sponsor importante (almeno al momento). E’ stanco perché dopo un campionato del genere,, essere sempre bersaglio di critiche, anche ingiuste, per un imprenditore che mette soldini veri nel calcio è capibile».