L'ex difensore del Barcellona e del Brasile è in carcere per l'accusa di stupro. Le parole della vittima
Nuovi sviluppi per il caso che vede coinvolto Dani Alves: l'ex Barcellona è accusato di stupro. Il brasiliano, in carcere da diversi mesi, deve rispondere dell'accusa di violenza sessuale nei confronti di una ragazza in una discoteca lo scorso dicembre. Il quotidiano spagnolo AS, intanto, riporta le parole della vittima: "Era dietro di me, avevo mio cugino davanti. Poi ricordo che si è allontanato e mi ha fatto cenno di avvicinarmi a lui. Ho pensato di parlargli e vedere cosa volesse, non ho pensato ad altro. Sono andata lì per parlare con lui, non sapevo dove mi avrebbe portato. Siamo arrivati e c'era una porta, lui l'ha aperta e sono entrata. Quando sono entrata, ho visto in cosa mi stavo cacciando, ho visto che era un bagno minuscolo, molto, molto piccolo. Penso che sia stato allora che è iniziato il mio shock. Ricordo che si è seduto e ho cominciato a dirgli: 'Devo andare, devo andare'. Ricordo che mi ha sollevato il vestito e mi ha fatto sedere su di lui. E ha iniziato a raccontarmi un sacco di cose. Ha insistito perché gli raccontassi anche io delle cose. Mi ha fatto male al ginocchio, ha provato a farmi praticare sesso orale. Ho cercato di allontanarmi finché non mi ha afferrato per il collo e ha iniziato a schiaffeggiarmi".
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