
Con l'entusiasmo di un ragazzino, Dani Alves, che è il calciatore più decorato di tutti i tempi, cerca di portare a casa il suo personalissimo trofeo: essere protagonista nel nuovo Barça targato Xavi.
"Vi sono mancato, eh?". Questo sembrano dire gli occhi allegri e scintillanti di Dani Alves al suo ritorno al Barcellona. E di certo il brasiliano ai blaugrana è mancato eccome, visto che dopo il suo addio post-Triplete 2015 non è che le cose siano andate troppo bene dalle parti del Camp Nou. Ma il verdeoro lo aveva detto, a una chiamata dei catalani non avrebbe mai potuto dire di no. E quindi, con l'entusiasmo di un ragazzino, Dani Alves, che è il calciatore più decorato di tutti i tempi, cerca di portare a casa il suo personalissimo trofeo: essere protagonista nel nuovo Barça targato Xavi. Un qualcosa che, come spiega a BarçaTV, forse non si aspettava neanche lui.
SOTTO SHOCK - "Sono ancora sotto shock, era da tanto tempo che stavo cercando di tornare qui. E farlo è un privilegio, assieme cercheremo di far tornare il Barça quello che tutti conosciamo. Siamo nel bel mezzo del processo per farlo, ma dobbiamo accelerarlo perchè siamo il Barcellona e non ci sono margini per fare errori". Bene il ritorno di cuore, ma ovviamente la situazione complicata dei blaugrana è molto stimolante anche dal punto di vista del professionista... "Sono davanti a una sfida incredibile, di quelle che mi affascinano molto. Ricostruire, lottare, sudare, difendere questa maglia. Che, assieme a quella del Brasile, è una di quelle che quando la indosso mi fa sentire un supereroe. E spero di trasmettere tutto questo ai miei compagni".
TIFOSI - Il ritorno, comunque, era quasi...scontato. "I momenti calcistici più belli li ho vissuti qui, era inevitabile che sarei tornato. La cosa bella è farlo da calciatore, ma sarei tornato in qualsiasi altra forma". Insomma, se il buongiorno si vede dal mattino, Dani Alves potrà essere una chioccia perfetta per i giovani talentuosi (Pedri, Ansu Fati, Gavi) che sono a disposizione di Xavi. Ed è anche per questo che il club lo ha voluto, perchè pochi come il brasiliano sanno cosa vuol dire essere un calciatore blaugrana. E la sua capacità di trascinare tutti potrebbe riportare al Camp Nou una tifoseria che di recente ha cominciato a latitare. "Il Barça siamo tutti, noi giocatori e i tifosi. Non si può smettere di venire a sostenere la squadra, questo è il momento di unire le forze e di dimostrare il cuore Barça che tutti abbiamo dentro". Se lo dice lui, c'è solo che da fidarsi...
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