La difesa oggi presenta l'istanza, intanto l'ex Barça, accusato di violenza sessuale, gioca a calcetto con i detenuti

Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci

La cella divisa con Coutinho, un brasiliano ex guardaspalle di Ronaldinho, le partite di calcetto con gli altri detenuti, e qualche parola conciliante. Questa la vita di Dani Alves nel penitenziario catalano Brians 2. L’ex calciatore del Barcellona è in carcere da quasi 10 giorni, accusato di violenza sessuale da una donna di 23 anni.

Nessuna paura

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"Il calciatore è rimasto fuori, il Dani che è qui è un recluso in più. Accetterò ciò che mi toccherà". Queste sono le parole che il quotidiano catalano La Vanguardia ha raccolto da altri detenuti di Brians 2 e pubblicato oggi. E ancora: "Sono andato via di casa a 15 anni, ho superato prove più difficili di questa. Non ho paura di nulla".

Rapporto consenziente

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Secondo i media spagnoli la strategia disegnata dal nuovo avvocato di Alves è quella che richiama a un rapporto consenziente con la donna, che invece nega con forza la cosa. La posizione di Dani Alves è stata pregiudicata dalle quattro versioni dei fatti, avvenuti la notte tra il 30 e il 31 dicembre nella discoteca Sutton di Barcellona, fornite nei primi interrogatori.

Istanza di scarcerazione

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La difesa intanto oggi presenta istanza di scarcerazione e confida di poter far uscire il proprio assistito dal carcere prima della fine di febbraio. Vedremo cosa deciderà il giudice.

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