Dinorah Santana, ex moglie di Dani Alves, ha spiegato che lei e i figli avuti dal verdeoro, di 16 e 15 anni, non riescono a credere a quanto sta accadendo. E la descrizione che dà del calciatore sostiene questo suo punto di vista...
Dani Alves continua a essere detenuto nel carcere di Brians, in attesa di essere giudicato per la presunta violenza sessuale a una donna di 23 anni in una discoteca di Barcellona a fine 2022. La sua difesa sta cercando di ottenere la scarcerazione, proponendo il ritiro del passaporto, l'obbligo di firma o persino il braccialetto elettronico per controllare i suoi spostamenti. E quando uscirà, ad aspettarlo ci sarà sicuramente la sua ex moglie. Dinorah Santana ha parlato a Sport.es e ha spiegato che lei e i figli avuti dal verdeoro, di 16 e 15 anni, non riescono a credere a quanto sta accadendo.
Condannato prima di essere giudicato
—"Nessuno che conosca Dani, che gli voglia bene o che faccia parte della sua vita può stare bene in questa situazione. Non crediamo a quello che sta succedendo, io non sto bene e neanche i ragazzi. È più complicato ogni giorno che passa. Non possono vedere Dani, abbiamo programmato di venire in Spagna per vederlo se uscirà di prigione". Nel frattempo però molti hanno già dato il loro parere sulla questione. Un qualcosa che alla ex signora Alves non va giù. "Stanno condannando Dani prima ancora che venga giudicato. Dani non sarebbe capace di disonorare una donna, sono stata sposata con lui per 10 anni e lo conosco da 22. Tutto il mondo sa che tipo è e che non sarebbe mai capace di cose del genere. Per lui non metterei la mano sul fuoco, ma il mio corpo intero. Ecco perchè la situazione fa abbastanza male".
Le donne come regine
—Al momento però nessun contatto, nonostante rapporti più che buoni. "Non ho parlato con Dani, con la situazione in cui è non ha voglia di vedere gente. Sicuramente non starà capendo quello che succede, è surreale per noi figuratevi per lui che sta lì dentro. Ho voglia di abbracciarlo, di appoggiarlo, di stare con lui, ma devo rispettare i suoi spazi e il fatto che non vuole che io o i ragazzi lo vediamo dentro la prigione". E poi c'è il racconto dell'esperienza personale. "Capisco che il mondo vada così, le notizie escono e la gente giudica a modo suo. Ma io devo dire che Dani non è così. In 20 anni non mi ha mai parlato con tono di voce alto, a volte abbiamo discusso ma non mi ha mai trattato male. Dani ha sempre avuto l'idea che le donne vadano trattate come regine, valeva per me e per la sua principessina, mia figlia. Lo ha preso da suo padre, dal rispetto che ha per sua madre. Ed è così con le persone in generale, chiedetelo a chiunque abbia lavorato con lui. Per me è impossibile credere a una cosa del genere". Chissà però cosa ne penseranno i giudici.
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