Il Leicester di Rodgers fa sognare e vedendo le Foxes così in alto in classifica è impossibile non ripensare alla squadra di Ranieri, che nella stagione 2015/16 ha compiuto un’impresa straordinaria, forse la più inattesa nella storia dei grandi campionati. I nomi e i volti degli uomini che hanno conquistato quella Premier League sono impressi nella storia del calcio inglese. Jamie Vardy, il bomber operaio. Ngolo Kantè, il mediano inesauribile. Riyad Mahrez, il genio della trequarti. Kasper Schmeichel, il muro invalicabile. Persino un ex semisconosciuto come Wes Morgan, il capitano, anima e cuore della squadra, è diventato leggenda. E poi c’era anche Danny Simpson, terzino destro di quella squadra. Uno la cui vita, cinque anni dopo, è totalmente cambiata.

SVINCOLATO – Rispetto a molti compagni di quel Leicester, che continuano ad avere successo, la carriera di Simpson ha cominciato rapidamente a declinare. Negli ultimi anni a Leicester l’esterno è diventato una seconda scelta e nell’ultima stagione passata al King Power Stadium, quella 2018/19, ha giocato raramente. Non che l’avventura successiva, all’Huddersfield Town, sia andata meglio. Per lui non troppe presenze in Championship e poi lo svincolo, con un addio non proprio consensuale. E adesso Simpson vive…in albergo a St George’s Park, uno dei centri federali della Football Association. Lo ha raccontato lui stesso al Daily Mail, spiegando com’è la vita di uno svincolato di lusso nel calcio ai tempi della pandemia.

(Photo by Plumb Images/Leicester City FC via Getty Images)

MOMENTO DIFFICILE – A fargli compagnia, soltanto una foto dei tempi della Premier vinta con il Leicester sullo sfondo del cellulare: “La guardo tutti i giorni”, spiega Simpson, che si allena al centro federale nella speranza di trovare una nuova squadra. L’albergo, tra l’altro…se lo paga lui, perchè solo le prime sei settimane sono a carico dell’assocalciatori inglese. Il tutto, in un momento assai complicato. “È difficile per tutti, per chi lavora nel sistema sanitario, per chi deve studiare a casa. E parlando del calcio, si stanno perdendo parecchi soldi. Io vorrei soltanto tornare in campo ogni sabato, perchè parlo con molti ex calciatori e mi dicono tutti che una volta che smetti di giocare, quelle sensazioni non torneranno mai indietro”. Simpson spiega di essere fisicamente pronto: “Sono in ottima forma, se qualcuno mi chiama posso allenarmi subito”. E chissà che a qualche squadra in difficoltà non faccia comodo un eroe di quel Leicester.

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