Il centrocampista olandese ha rilasciato un'intervista e una delle domande non poteva che riguardare il giorno in cui ha saputo che non avrebbe più avuto l'argentino come compagno. Una notizia che a De Jong è arrivata...tra capo e collo.

L'addio di Leo Messi al Barcellona è stato un qualcosa che molti pensavano non sarebbe mai arrivato. E invece in un giorno d'estate il club e il calciatore hanno spiegato che non era più possibile stare assieme, visti i problemi economici del club e uno stipendio, quello della Pulce, che da solo avrebbe "mangiato" il 50% di quanto stabilito dalla Liga per il monte ingaggi dei blaugrana. Inutile sottolineare che shock sia stato per tutti: tifosi, avversari, semplici appassionati. Ma quelli che hanno subito più il colpo sono certamente i giocatori del Barça, che ormai si erano quasi...abituati a scendere in campo accanto al sette volte Pallone d'Oro. A spiegarlo senza mezzi termini è Frankie de Jong.

MESSI - Il centrocampista olandese ha rilasciato un'intervista al Guardian e una delle domande non poteva che riguardare il giorno in cui ha saputo che non avrebbe più avuto l'argentino come compagno. Una notizia che a De Jong è arrivata...tra capo e collo. ""All'inizio non ci potevo credere, anche se c'erano state delle voci al riguardo in estate. Ma pensavo che non fosse una cosa certa, non ci ho mai pensato sul serio, quindi quando è successo è stato uno shock. Ero all'aeroporto a prendere mio padre e mio fratello e mi è arrivato un messaggio: 'Messi se ne va dal Barcellona'. E poco dopo mi sono arrivate altre informazioni su quello che stava accadendo". Insomma, un brutto colpo. "Era il simbolo del club, è stata dura per tutti e ci manca ancora tanto. Se uno come lui non c'è più, le cose cambiano...".

BUSQUETS - De Jong non si nasconde, così come non ha problemi a parlare di Busquets, un senatore con cui all'inizio qualcuno parlava di vera e propria rivalità, più che di concorrenza per un posto a centrocampo. Ma l'olandese spiega di non aver mai avuto un singolo problema con il compagno di squadra, anzi. ""Mi ha detto 'è bellissimo che tu venga qui, se hai bisogno di qualcosa sono qui per aiutarti'. E infatti quando sono arrivato a Barcellona mi ha raccomandato un ristorante, ha prenotato per me e per la mia fidanzata, ha parlato con il proprietario e quando siamo arrivati era già tutto pronto. Non ho mai avuto la sensazione che pensasse 'ecco, con un nuovo centrocampista rischio di non giocare'. Tutti qui cercano di darti una mano, poi giocano i migliori e questo dipende solo da te stesso. Ma nessuno incolpa qualcun altro perchè non gioca e penso che per tutti valga lo stesso". Considerando che senza Messi le cose sono più complicate, un po' di spirito di squadra in più male non fa...

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