Domani il suo Brighton affronta il Tottenham nella prima in casa del tecnico italiano: "Gli Spurs hanno tutto quello che serve per vincere la Premier. Il mio arrivo? Vivo ancora in apnea"

Dal nostro inviato Davide Chinellato @dchinellato

La prima in Premier è stata ad Anfield col Liverpool. La prima casalinga è contro il Tottenham, domani alle 18.30 italiane, nel derby degli allenatori azzurri d’Inghilterra contro Antonio Conte. L’inizio dell’avventura inglese di Roberto De Zerbi non è certo facile, ma a un tecnico a cui piacciono le sfide difficili va bene così. Anche se la sua prossima avversaria, come racconta lui, “ha tutto quello che serve per vincere la Premier”.

DE ZERBI VS CONTE

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De Zerbi ha allenato quattro volte in Serie A contro una squadra di Conte e non è mai riuscito a vincere. “Antonio lavorava all’Inter quando l’ho affrontato, una grande squadra che ha vinto lo scudetto - spiega il nuovo tecnico del Brighton, mostrando nella conferenza stampa del centro di allenamento di Lancing, a due passi dal mare, di aver fatto passi avanti anche con l’inglese -. Non giochiamo allo stesso modo, ma penso che abbiamo la stessa passione e che entrambi mettiamo il calcio al primo posto nelle nostre vite”. De Zerbi ha un pensiero anche per Gian Piero Ventrone, il preparatore del Tottenham scomparso ieri a 62 anni. “È una brutta notizia, non solo per la loro squadra ma per chiunque nel calcio. Siamo molto tristi, molti nel mio staff lo conoscevano”.

HOMECOMING

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De Zerbi domani assaggerà per la prima volta l’Amex Stadium, dove il Brighton non perde da 7 gare. Per accoglierlo, i tifosi di questa squadra nella costa sud inglese gli stanno preparando una bandiera speciale, con cui salutare il nuovo manager italiano attorno a cui c’è tanto entusiasmo, soprattutto dopo il debutto col 3-3 al Liverpool. “Non vedo l’ora - racconta ancora in inglese, con accanto l’assistente Enrico Venturelli pronto a dargli una mano con la lingua -. Non vedo l’ora di vedere i nostri tifosi: sono cresciuto allo stadio a Brescia, so bene che i tifosi sono il 12° uomo e sono fondamentali per ogni squadra. Spero che giocheremo bene”.

IN APNEA

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De Zerbi racconta di aver vissuto l’ultima settimana in apnea. “Ci sono tante cose da fare, da conoscere - racconta, tornando all’italiano per spiegarsi meglio -. Devo scontrarmi per esempio col giorno di riposo, cosa che in Italia non c’è e che non voglio togliere per non cambiare le abitudini dei miei giocatori. E poi mi scontro col fatto che non voglio cambiare troppo e allo stesso tempo voglio mettere la mia mano sulla squadra, perché se la dirigenza ha scelto me vuol dire che vuole vedere la squadra giocare con le mie idee. Questo per me è vivere in apnea, quando ti scontri con la voglia di non cambiare troppo e quella di dare comunque la tua impronta”. Un punto che De Zerbi non sente di dover cambiare è la mentalità della sua squadra. Ha scoperto a Liverpool quanto il Brighton abbia come lui voglia di stupire. “Penso che questa squadra giocasse con coraggio già prima di me: io voglio che le mie squadre giochino per fare la partita, con personalità e la giusta mentalità per trovare il modo per vincere”. A Liverpool l’hanno avuta. Ora De Zerbi vuole vedere se l’avranno anche per battere il Tottenham. E Conte.

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