Troy Deeney è un personaggio molto particolare. Non lascia mai intendere il significato delle sue parole, anche a costo di essere brutale. Come in occasione di un giudizio sull’influenza di Cristiano Ronaldo sui compagni di squadra. Le sue...

Troy Deeney è un personaggio molto particolare. Non lascia mai intendere il significato delle sue parole, anche a costo di essere brutale. Come in occasione di un giudizio sull'influenza di Cristiano Ronaldo sui compagni di squadra. Le sue parole sono riportate dal Sun.

CAVALLO - La storia raccontata da Grent, terzo portiere dello United, è nota: Ronaldo e la sua cura maniacale riguardo l'alimentazione ha messo in difficoltà i suoi compagni. Che avrebbero preferito adeguarsi, anche a costo di rinunciare a qualche dessert, piuttosto che sentirsi giudicati. Questione di personalità e influenza. E Deeney non si stupisce. Anzi. "La storia raccontata da Grant ha sicuramente qualcosa di vero. Anche io avrei seguito indicazioni e comportamenti di Cristiano Ronaldo se me lo fossi ritrovato nello spogliatoio. Se lo vedessi mangiare melma (eufemismo) di cavallo in un pasto pre partita dello United, mangerei anche io la melma (nuovo eufemismo) di cavallo".

INFLUENZA - A modo suo, Deeney ha spiegato quanto un calciatore "normale" possa subite l'influenza di un fuoriclasse assoluto come CR7. "Siamo tutti calciatori professionisti e tutti abbiamo un gran fisico, ma credo che in molti hanno invidiato quello di Cristiano. E se te lo ritrovi come compagno, non potendo neanche immaginare di essere bravo o forte quanto lui, non resta che assorbirne la professionalità per arrivare comunque al massimo del livello che ti è consentito. Se CR7 si allena alle 8, io mi presento alle 8. Se lo fa alle 19, io mi alleno alle 19".

COSTANZA - Fuoriclasse, ma anche esempio da seguire. Deeney si è chiesto se avesse fatto ancora la differenza. "Dopo la sfida con il Newcastle mi sono preso a schiaffi autoaccusandomi di blasfemia. Lo United è pieno di campioni, ma Ronaldo è un fuoriclasse assoluto.  Personalmente mi ritengo un uomo molto sicuro di sé, ma se incontrassi Ronaldo lo seguirei e credo che nessuno abbia il coraggio di criticare chi ha segnato quasi 800 gol. Ritengo sia migliore di Messi, perché si è reinventato come giocatore ed ha primeggiato in campionati diversi. Chi lo affronta da avversario ne sarà intimidito. E ciò darà già un vantaggio in partenza ai Red Devils anche se non credo che vinceranno il titolo in questa stagione".

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