Lo spartito è noto, al punto che non vale la pena neanche suonarlo. Il Foggia attacca, portando la linea di difesa quasi al limite dell’area avversaria. Il Taranto si difende col catenaccio e rapidi contropiede facendo perno su Saraniti e Civilleri, due giganti che difendono ogni pallone e sono l’anima di un Taranto volitivo. Il derby Foggia – Taranto non si discosta dalla solita solfa. Cambia invece il risultato. Questa volta è pari, uno a uno. Una rete per tempo e molte recriminazioni per una partita che il Foggia ha controllato per gli interi novanta minuti. Segna prima Saraniti, su calcio di rigore decretato per un fallo del portiere Alastra, contestato dai padroni di casa e dal pubblico. Nella ripresa Petermann pareggia e chiude i conti.

PRIMO TEMPO – Il Foggia è stanco e impreciso negli ultimi sedici metri, dove non conclude quasi mai a rete, nonostante l’enorme mole di gioco creata. Al 5′ Curcio prova il destro dal limite, ma la mira è centrale. Al 15′ un contropiede del Taranto spedisce al tiro Saraniti, ma Martino respinge con il piede. Due giri di lancette più in là arriva un altro contropiede, quello che porta al vantaggio. Civilleri parte sulla destra, serve al centro per Giovinco che trova Saraniti solo davanti al portiere. Alastra esce e gli sradica il pallone dai piedi in tackle, ma per l’arbitro l’intervento merita la sanzione del rigore. Protestano tutti allo Zaccheria, ma la decisione è presa. Batte lo stesso Saraniti e segna. Al 21′ il Foggia reagisce con un cross di Curcio sul quale Ferrante stacca da solo nel pieno dell’area di rigore ma manda a lato. Sempre in contropiede Alastra deve respingere sulle conclusioni di Santarpia e Giovinco. Il Foggia preme costantemente, mette al centro una quantità incredibile di cross, alti, bassi, a rientrare, ad uscire, ma o la mira è sbagliata o nessuno riesce a concludere. Al 41′ Di Pasquale, un centrale appostato al limite dell’area avversaria (per capire la linea d’attacco dei rossoneri), arriva al tiro di un metro a lato. Poco dopo è Curcio di controbalzo a sfiorare l’incrocio. Fotocopia il tiro del compagno anche Rizzo Pinna, subentrato all’infortunato Merola a metà primo tempo assieme a Di Jenno (che ha rilevato Martino).

SECONDO TEMPO – Prima parte del secondo tempo combattuta, con i rossoneri ad attaccare e il Taranto a pungere quando può in contropiede. Poi, al 22’s.t. Il Foggia mette in equilibrio la contesa. Palla difesa con il corpo da Curcio, servita a Peterman che salta un uomo e calcia in rete. Il gol sblocca il Foggia. Rocca scambia con il solito Curcio, porta la palla sul sinistro e tira, ma il portiere para. Sulla respinta Gallo a porta vuota calcia ma manda altissimo. I rossoneri attaccano, il Taranto va in contropiede sull’asse dei migliori. Civilleri lancia lungo per Saraniti, che al momento del tiro, solo davanti al portiere, si fa anticipare in angolo da Sciacca. Al 39′ il Foggia chiede un rigore per un mani in area su tiro di Petermann. Il Taranto alleggerisce la pressione con Marsili ma il suo tiro è centrale e il portiere para. Ultima azione degna di nota per i cronisti. La partita finisce così, ma con il sottofondo degli applausi delle curve.

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