Il ricorso riduce a una partita la chiusura dello stadio Espanyol. I biancoazzurri avranno il pubblico contro l'Amorebieta nel loro secondo impegno casalingo
L'Espanyol potrà contare sul sostegno dei propri tifosi nella seconda partita nel proprio stadio, nel prossimo campionato di Seconda Divisione, il 3 settembre contro l'Amorebieta. La Commissione di Appello ha in parte accolto il ricorso del club biancoazzurro e ha ridotto da due partite a una la chiusura dell'impianto. Tutto nasce dalla parziale invasione di campo avvenuta nel derby di Barcellona del 14 maggio, quando un gruppo di tifosi ultrà dell'Espanyol è sceso in campo mentre i giocatori del Barça festeggiavano la vittoria del campionato.
Il 29 giugno il giudice istruttore nominato dalla Commissione per la concorrenza aveva proposto una punizione di due partite a porte chiuse contro l'Espanyol e una multa di 25mila euro, sanzione confermata il 7 luglio. La multa non è cambiata dopo che il caso è stato studiato da Appello, ma il numero di partite con lo stadio senza pubblico sì. L'appello sostiene la sua riduzione sulla base delle misure e degli sforzi compiuti dall'Espanyol, come il rafforzamento del personale di sicurezza (aumento del 60% delle guardie di sicurezza e del 15% degli ausiliari).
I biancoazzurri erano stati puniti con la chiusura del proprio campo per due partite a causa dell'invasione di campo nel derby
—In questo modo, l'Espanyol giocherà solo la partita in cui esordirà in casa, il 19 agosto contro il Racing Santander, a porte chiuse. Nella quarta giornata, il 3 settembre, la squadra spagnola potrà contare sul supporto dei suoi tifosi di fronte all'Amorebieta. La squadra di Luis García, che ha completato un pre-campionato irregolare, aprirà la Seconda Lega domenica prossima al Carlos Belmonte di Albacete.
Il club biancoazzurro aveva presentato ricorso, ritenendo che nella sanzione vi fosse un fattore “esemplare”, che rispondeva solo a “giudizi di valore parziali” e che, a suo avviso, erano privi di qualsiasi fondamento.
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