Il nome di Thomas Doll è uno di quelli che i tifosi italiani ricordano bene. Il centrocampista tedesco a fine carriera ha deciso di sedersi in panchina. Prima l'Amburgo, poi una grande occasione, non del tutto sfruttata: il Borussia Dortmund...
La Lazio e il Bari, ma anche la DDR e la Germania riunificata. Il nome di Thomas Doll è uno di quelli che i tifosi italiani ricordano bene. Il centrocampista tedesco ha trascorso una manciata di anni in Serie A e a fine carriera ha deciso di sedersi in panchina. Prima l'Amburgo, poi una grande occasione, non del tutto sfruttata. Nel 2007, con l'incubo retrocessione vicino, il Borussia Dortmund lo sceglie come tecnico. Doll salva i gialloneri, ma nella stagione successiva fa flop. E nel 2008, appena prima della finale di Coppa di Germania contro il Bayern Monaco, gli arrivano delle voci: il Borussia lo sta per sostituire...con un certo Klopp.
RIMPIANTO - Una notizia, che come ha spiegato lo stesso Doll a Goal, lo ha infastidito. "Non è bello sapere una cosa del genere prima di una partita così importante, ma nessuno del club mi aveva contattato al riguardo. Io e il club ci siamo messi a tavolino solo dopo la fine della stagione, decidendo che il Borussia aveva bisogno di ripartire da zero. Ma io ero concentrato solo sul presente e si vedeva che nella finale la squadra ha dato il massimo. Sfortunatamente abbiamo perso 2-1 ai supplementari, sarebbe stata una bella ricompensa dopo tutte le brutte partite in Bundesliga". Poi, l'addio, non senza qualche rammarico. Ma anche con la consapevolezza di aver contribuito, in qualche maniera: "Guardo il lato positivo. Non bisogna dimenticare che quando sono arrivato a Dortmund, nel marzo 2007, il club stava per retrocedere. Eravamo quasi spacciati, l'atmosfera in squadra era spettrale. Avevamo nove partite per salvarci e ce l'abbiamo fatta".
HUMMELS - Nel Borussia di Doll muovono i primi passi calciatori che poi diventeranno dei fedelissimi di Klopp. "Avevamo alcuni ragazzi giovani con un grandissimo potenziale. Come Hummels, all'epoca nessuno pensava che avrebbe avuto una carriera così importante. Mi ricordo ancora quando lo abbiamo visto in una partita dell'Under-23 del Bayern prima di comprarlo. Giocò bene, ma era ancora giovane e fisicamente non era ancora così dominante. Quando è arrivato al Borussia aveva davanti a sè due grandi vecchi come Christian Worns e Robert Kovac. Quindi non è stato semplice per lui, ma è stato paziente ed è diventato uno dei migliori difensori del mondo. Tanto di cappello a lui". E anche a Doll, senza il quale magari l'era Klopp sarebbe stata diversa...
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